Cronaca

Prelievi dall’Aniene, lettera aperta dei cittadini

L’iniziativa è partita da Unione e Cambiamento, il movimento politico in lista alle elezioni che si terranno a Trevi nel Lazio il 20 settembre 2020.

Una lettera aperta dei cittadini al Presidente della Regione Nicola Zingaretti e tutti gli organi coinvolti nel prelievo idrico che Acea ha richiesto di fare, con ulteriore diminuzione dei livelli del fiume Aniene, già sottoposto allo stress della siccità.

Al Presidente Regione Lazio

Nicola Zingaretti

E p.c.

 

Assessore  agricoltura,

Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo,

Ambiente e Risorse Naturali.

Dott.ssa E . Onorati

 

Assessore a i Lavori Pubblici e

Tutela del Territorio, Mobilità.

Dott. M. Alessandri

 

Oggetto: richiesta di revoca del Decreto Presidenziale del 24 Luglio 2020 N.T00121 – prelievo sorgente Pertuso

 

Egr. Presidente Zingaretti,

come cittadini dell’Alta Valle dell’Aniene, esprimiamo il nostro più profondo sconcerto di fronte la scelta della Sua Giunta, formalizzata con Decreto Presidenziale del 24 Luglio 2020 N.T00121, di autorizzare un aumento del prelievo della sorgente del Pertuso, da parte della società ACEA S.p.A., di oltre 190 l/s, portando così il prelievo giornaliero a 550 l/s.

    Infatti, considerata l’attuale entità del prelievo, le sempre più scarse precipitazioni piovose e nevose invernali, quest’ulteriore scelta rischia di avere un grave impatto sull’ecosistema del fiume Aniene. Basti pensare alla circostanza che una riduzione al minimo della portata del fiume metterebbe a serio rischio la stessa sopravvivenza della trota autoctona Fario e allontanerebbe  specie di volatili che vivono lungo le rive del nostro fiume. 

Senza considerare la sicura incidenza negativa per l’agricoltura e il turismo locale che, si fonda, anche e soprattutto, sulle bellezze naturalistiche, tra le quali non potremmo certo annoverare un fiume ridotto ai minimi termini. Un turismo ecosostenibile che andrebbe invece tutelato ed incentivato, in quanto rappresenta una delle poche speranze di rilancio per zone che vivono già una situazione di grave disagio dal punto di vista economico e demografico.

    Il provvedimento da Lei adottato lascia ancor più amareggiati, vista anche la vocazione dell’attuale amministrazione regionale verso una politica sempre più green e a tutela dei piccoli comuni e delle aree interne, che vorremmo fosse perseguita anche nel caso di specie che ci riguarda.

Le rammentiamo, inoltre, che il nostro territorio  mette già a disposizione del servizio idrico regionale ben tre sorgenti, ricadenti all’interno dell’area protetta del Parco dei Monti Simbruini, rifornendo, infatti, buona parte dei Comuni nella Regione Lazio grazie alle sorgenti del Pertuso, del Ceraso e del Simbrivio. 

Non possiamo poi non ricordare che, attraverso un referendum del 2011, milioni di cittadini Italiani hanno votato per far si che l’acqua continui ad essere un bene pubblico, ma purtroppo constatiamo che, a distanza di ben nove anni da quel voto, la volontà popolare ancora non viene rispettata come si dovrebbe. La presenza e l’invadenza di ACEA ne sono un esempio lampante! 

A questo proposito, ci domandiamo quanto sia stato fatto per ridurre le perdite di acqua potabile lungo le condutture del gestore del servizio idrico, dopo la crisi del 2017. Noi pensiamo ben poco, dato che la stessa Acea stima a tutt’oggi le perdite intorno al 40% rispetto al prelievo in sorgente. Quanto ha investito ACEA per ridurre al minimo questo problema? Certo, è più facile e veloce aumentare il prelievo e nascondersi dietro un emergenza nazionale come quella del Covid-19, che utilizzare una quota di profitti societari per interventi strutturali sulla rete idrica che ne migliorino l’efficienza. Noi non siamo però più disposti a pagare il prezzo degli sprechi e delle inefficienza altrui e a consentire a società private, con scopo di lucro, di vessare i nostri splendidi territori e i cittadini che vi abitano.

Pertanto, tutto ciò premesso, in qualità di Cittadini di questa Regione, alla pari di coloro che vivono un po’ più a valle di noi,

CHIEDIAMO

  la revoca immediata del Decreto Presidenziale del 24 Luglio 2020 N.T00121 e chiediamo, altresì, che la Regione Lazio adotti un provvedimento con il quale venga fissata la soglia del minimo deflusso vitale per il fiume Aniene. 

 

Certi di un riscontro, porgiamo i più cordiali saluti.

 

 

Francesco Digiorgio

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