Sono trascorsi ormai 2 anni e mezzo dal crollo del ponte antico tra la strada provinciale e il sito archeologico di Comunacque, che ospita anche le famose “Cascate di Trevi”.
La giunta attualmente in carica a Trevi nel Lazio aveva auspicato la ricostruzione e inaugurazione del ponte entro luglio 2020.
Oggi alla seconda metà di agosto questa promessa (fatta a ridosso delle elezioni di settembre) è andata a vuoto e le cascate restano impraticabili.
I turisti esasperati si avventurano sui rimasugli del ponte sbriciolato, di cui resta una misera passerella a rischio di crollo. Nonostante siano state poste barriere e divieti di accesso questo sembra non voler fermare la gente.
Le Cascate di Trevi sono un sito naturalistico e storico molto amato, sia dai residenti che dai villeggianti di passaggio, per anni lasciato nel più becero degrado.
Un articolo pubblicato dalla testata ifattinews.it a maggio 2020 mostrava cartelli divelti, alberi sradicati sul letto del fiume e immondizia un po’ ovunque.
Non ultime le proteste di un gruppo di escursionisti del Cammino di San Benedetto, che su Facebook hanno pubblicato le foto del degrado. I turisti sono stati costretti ad attraversare il corso d’acqua su una tavola di legno. Hanno potuto farlo solamente perché il livello dell’acqua fiumana è basso (altra nota dolente).
Ci chiediamo ora, che l’estate volge quasi al termine, quando il ponte verrà finalmente sistemato? Forse il 19 settembre?
Come sempre lasciamo spazio ad eventuali repliche da parte dell’Amministrazione.
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