Ci ha contattati una signora di Firenze, proprietaria di una seconda casa agli altipiani di Arcinazzo, chiedendoci di divulgare il contenuto di una lettera che sarà a breve inviata alla Regione, ALL’ASL Provinciale e al comune di Trevi nel Lazio, “reo” di non assolvere correttamente alla raccolta dei rifiuti.
La signora Laura Santoro, assieme ad altri villeggianti/residenti del villino dove vive ha fatto anche una piccola raccolta firme per sollecitare in particolare il sindaco di Trevi nel Lazio, Silvio Grazioli, a porre fine al problema dei cassonetti sempre strapieni, ma anche i sindaci di Piglio e Arcinazzo Romano, comuni in cui similmente il decoro è andato a farsi benedire.
Ecco il testo integrale della lettera:
“Al Sindaco di Trevi del Lazio Al Presidente della Regione Lazio e p.c. Al Responsabile Igiene Sanità Pubblica ASL Frosinone LORO SEDI
OGGETTO : Stato Igienico delle strade e dei cassonetti di raccolta dei rifiuti in Località Altipiani di Arcinazzo.
Siamo alcuni proprietari di immobili ubicati in località Altipiani di Arcinazzo, nell’area di competenza del Comune di Trevi del Lazio. E’ da tempo che segnaliamo lo stato di scarsa igiene dei raccoglitori dell’immondizia e la frequenza stessa della raccolta.
L’Amministrazione comunale di competenza invia ogni anno esosi bollettini per il pagamento della TARI. Come ben sanno i Sindaci che si sono alternati alla guida del Comune di Trevi, queste case sono PREVALENTEMENTE ABITATE NEI MESI ESTIVI (AGOSTO in particolare), mesi nei quali andrebbe garantito il ritiro giornaliero dei rifiuti, che invece si ammassano in modo indecoroso, contribuendo visibilmente al degrado delle strade dove sono ubicati. A tale degrado collabora anche lo stato qualitativo dei cassonetti stessi, rotti e da anni sempre più sporchi perché non lavati. Nonostante le promesse del Sindaco Grazioli, non è inoltre decollata neppure la raccolta dell’umido.
A tale stato di fatto degli Altipiani – Località che contribuisce con molti soldi alle casse dei Comuni di competenza, senza peraltro riceverne in cambio corrispettivi ed adeguati servizi – da quest’anno si è aggiunta anche la eccessiva sporcizia delle strade, dovuta certamente alla maleducazione di chi abbandona cartacce e mascherine, ma anche all’incuria di chi le strade dovrebbe pulirle ed invece non lo fa come dovrebbe, nonostante la pandemia in atto richieda più attenzione alla complessiva igiene pubblica.”
Oltre all’immondizia i villeggianti sono estremamente scontenti a causa di un immobile fatiscente, abbandonato da anni, dove non viene curato il verde e dove proliferano ratti, zecche e sporcizia.
“Ad integrazione di quanto sopra, segnaliamo inoltre il quasi trentennale stato di abbandono e conseguente DEGRADO IMPOSTO alla Cittadinanza di uno stabile ubicato lungo la via Sublacense, tra Piazza Suria e Piazza Meo Passeri : uno scheletro di ferro e cemento sgretolato, nido per topi e sporcizia varia .
Puo‘ il Sindaco informarci in merito? “
Una vergognosa situazione che va avanti da diversi anni e che non è mai stata risolta, che ha messo in imbarazzo gli abitanti di Trevi nel Lazio anche fin troppo, che ha fatto disgustare anche i “nuovi turisti da Covid” che hanno affollato gli Altipiani in luglio e agosto e che difficilmente rivedremo.
Sono anni che denunciamo il degrado della sporcizia e dell’immondizia sul comune di Trevi, sono anni che prendiamo insulti da presunti “amanti del posto” che ci accusano di parlare male degli Altipiani, ed ora che le voci si levano da un coro che diranno? Che anche questi villeggianti odiano gli Altipiani?
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