20-21 settembre 2020, una data che segnerà il destino di Arcinazzo Romano. Sullo scranno comunale potrebbe sedere Luca Marocchi unico candidato a sindaco oppure il commissario se non si raggiungesse il quorum dei votanti.
Una sfida ardua per Luca, nato a Roma il 5 dicembre 1989, che se venisse eletto si confermerebbe uno dei sindaci più giovani di sempre. Attualmente il candidato sindaco (laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali) è impiegato/referente presso il Consiglio Regionale del Lazio e collabora con alcune Onlus.
Lo abbiamo intervistato:
Ho passione per la politica da sempre, sin da quando ero bambino. 5 anni fa la prima candidatura (sempre come candidato Sindaco di questo Comune.
In questi 5 anni credo che come opposizione abbiamo fatto molto: 84 atti ufficiali (interrogazioni, accesso atti, esposti…) presentati di cui 76 a firma del sottoscritto. Rimozione delle Traversine impregnate di Creosoto, presso l’allora Parco S. Giovanni Bosco, nuovo mezzo per il trasporto scolastico, rifacimento del manto stradale della Sublacense SS411 ed altri i risultati ottenuti.
Il nostro programma si articola su 7 punti programmatici di cui 50 le proposte messe in campo. Non vogliamo creare cattedrali nel deserto, ma cose semplici, realizzabili, con uno spirito perché no innovativo che ci contraddistingue. La Street Art per es. è stata pensata e studiata in tal senso, favorendo altresì i talenti “nostrani” e permettendo loro di esprimersi al meglio.
Questa è una tematica/problematica molto sentita sia da noi candidati sia soprattutto dai cittadini. Ovviamente, il prima possibile, verrebbe aperto un nuovo bando di gara e con la società vincitrice dello stesso, si studierebbe e troverebbe il modo per non permettere che si ripeta la “scempio” visto durante l’estate. La raccolta differenziata su tutto il nostro territorio, resta ed è uno dei principali obiettivi che ci prefissiamo.
Il randagismo, riferibile al territorio degli Altipiani, è un’altra tematica che va arginata. Per questa, come per altro, servirebbe un connubio ed un raccordo con i Comuni limitrofi di Trevi nel Lazio e Piglio.
Favorendo e sfruttando al massimo le nostre potenzialità (e strutture): dal centro storico di Arcinazzo, al verde degli Altipiani passando per la Villa di Traiano.
Me ne rammarico al solo pensiero. Taluni evidentemente non hanno a cuore il bene del Paese ma forse altro. Mi auguro alla fine possano rinsavire.
Il commissariamento per il nostro Comune segnerebbe la morte, o quasi, dello stesso. Possibile aumento delle tasse per i cittadini e le attività, immobilismo amministrativo, stipendi a peso d’oro per lo stesso Commissario ed il suo eventuale entourage… Se si vuole questo allora alzo le mani.
Chiedo ai cittadini di recarsi alle urne, di venire a votare e darci una opportunità. Una opportunità che nel nostro caso significherebbe Cambiamento, Rinascita e soprattutto Bene Comune.
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