Trevi nel Lazio. Ormai è un botta e risposta, un susseguirsi di colpi e “j’accuse” tra i candidati Silvio Grazioli attuale sindaco e Vincenzo Cecconi candidato con Unione e Cambiamento.
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In merito alle accuse sul dissesto finanziario per esempio, il sindaco ha voluto rilasciare un comunicato che riportiamo integralmente, al quale però è seguita l’immediata replica di Unione e Cambiamento.
Qui riportiamo il comunicato di Grazioli correlato di documentazione allegata:
“Come ormai da quarant’anni, Cecconi and Company non perdono l’appuntamento la notte di Natale, la mattina di Pasqua, che quest’anno è passata per il lockdown, ed il giorno di S. Pietro, per distribuire il solito volantino diffamatorio e menzognero nei confronti dell’Amministrazione.
Stiamo ai fatti.
La Corte dei Conti con nota ufficiale del 13/08/2015, allegata alla presente, rilevava la disastrosa gestione dei Bilanci 2012, 2013 e 2014 e chiedeva un intervento alla nuova Amministrazione per porre fine a tale situazione.
A questo punto l’Amministrazione Grazioli aveva due strade o aprire il procedimento dinanzi alla Corte dei Conti ed i primi ad essere indagati sarebbero stati l’assessore Vincenzo Cecconi e l’assessore Tonino Salvatori in quanto avevano la delega e la responsabilità del Bilancio, oppure rimboccarsi le maniche e pagare tutti i debiti che erano stati rilasciati ed evitare di far pagare il conto ai cittadini.
L’Amministrazione ha scelto questa seconda strada quella della responsabilità istituzionale ed ha pagato circa 2.800.000,00 euro per le opere pubbliche avremo modo poi di pubblicare tutto. Di questi per oltre 500.000,00 euro i soldi erano arrivati, in alcuni casi da anni e le Ditte non erano state pagate, vedasi Castello Caetani, Colle Mordani, la toponomastica interamente fatta con fondi comunali, ed altre situazioni di cui l’ex assessore Salvatori e l’ex assessore Cecconi devono seriamente preoccuparsi. Il Comune di Trevi aveva nel Bilancio residui di 1.200.000,00 euro non più esigibili e la precedente Giunta nell’aprile del 2015 invece di riconoscerli, così come prevedeva la legge, ha fatto finta di niente e li ha consegnati alla nuova Amministrazione. Pertanto è stata la Corte dei Conti che ha, sulla scia della nota allegata, imposto di riconoscere la non esigibilità del 1.200.000,00 euro (che erano le tasse non pagate nei quindici anni precedenti in cui aveva una forte incisione il mercato degli Altipiani che da solo vale circa 67.000,00 euro). Pertanto se fossi l’ex assessore Cecconi o l’ex assessore Salvatori mi preoccuperei e pregherei affinché l’Amministrazione Grazioli rimanesse, per continuare il corretto riequilibrio di Bilancio onde evitare di essere chiamati entrambi gli ex assessori a responsabilità erariale.
Il Comune di Trevi ha un bilancio solido, riequilibrato, che corrisponde ai canoni della correttezza e della veridicità, così come constatato dalla Corte dei Conti, infatti tutte le decisioni che abbiamo assunte, sono state assunte di concerto con la Corte dei Conti, che ha apprezzato il lavoro che abbiamo fatto e che stiamo facendo.
Ora, diffondere notizie false per discreditare a fini politici l’attuale Amministrazione, oltre che a costituire un reato penale (perché nessuno può permettersi di dire cose false) indica il vecchio motto che era caro a Stalin ed ai comunisti sovietici “parla male parla male tanto qualcuno crederà”. Ripetiamo, il Comune di Trevi non ha alcun debito strutturale, né con le imprese, né con i cittadini, né con i professionisti e non c’è nessun creditore che bussa alla porta per farsi pagare, come invece avviene in tutti i Comuni vicini a quello nostro, non a caso contro il Comune di Trevi non ci sono decreti ingiuntivi, e questo dimostra ancor di più la solidità finanziaria del Comune che è stato uno dei pochi a pagare i mutui, mentre tanti altri Comuni anche vicini a quello nostro hanno richiesto la dilazione come consentito dalla normativa anti–covid. Questo dimostra la serietà di questa Amministrazione e la falsità delle affermazioni fatte nel volantino. In una recente dichiarazione l’ex assessore Cecconi ha detto che lui ha portato il meglio della professionalità nel Comune. Tra questo meglio c’era il Responsabile dell’Ufficio Tecnico, che ha fatto la fine che ha fatto, e che è finito sulle cronache nazionali, mentre come Responsabile dell’Ufficio Finanziario ha portato il rag. Domenico Ambrosetti e la sua collaboratrice dipendente del comune di Morolo.
Ebbene il rag. Ambrosetti è stato Responsabile dell’Ufficio Finanziario del Comune di Morolo, che pochi mesi fa ha dichiarato il dissesto finanziario, e che Cecconi si è vantato di averlo portato a Trevi! Bella roba!
Nei prossimi giorni avremo modo di spiegarlo ancora più nel dettaglio durante la campagna elettorale, per ora i cittadini possono leggere quello che ha scritto la Corte dei Conti sui Bilanci 2012, 2013 e 2014.
Il Sindaco
Avv. Silvio Grazioli”
Come detto, immediata è stata la replica di Unione e Cambiamento, che a sua volta ha presentato “carta canta”, allegando nel comunicato altra documentazione a sostegno delle proprie ragioni. Qui di seguito il comunicato integrale:
“L’ULTIMO COMUNICATO DEL SINDACO USCENTE, GRAZIOLI, in risposta al nostro volantino distribuito il 31/08, denota tutta la difficoltà dell’attuale maggioranza a trovare validi argomenti che giustifichino i disastri degli ultimi 5 anni.
Continuare a tirare in ballo una richiesta di chiarimenti della Corte dei Conti, del 2015, che non ha comportato alcuna conseguenza, proprio per le informazioni, crediamo veritiere e documentate, fornite dalla stessa Amministrazione Grazioli, significa voler confondere le acque e soprattutto i cittadini.
A chiunque basterebbe infatti leggere la relazione di inizio mandato di Grazioli (VEDI allegato n. 5), nella quale dichiarava non sussistere i presupposti per il ricorso alle procedure di riequilibrio vigenti (certificando così la correttezza dell’operato dell’Amm.ne Schina) e quella di fine mandato (pubblicata sul sito del Comune) nella quale si evince con chiarezza il trend finanziario degli ultimi 5 anni.
Grazioli, ad esempio, oggi afferma che “il Comune non ha debiti strutturali”, ma è l’esatto opposto di quanto riportato nella suddetta relazione, nella quale, a pagina 4, è scritto che l’Ente è ricorso al piano procedura di riequilibrio finanziario pluriennale per far fronte agli “squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare se non affrontati il dissesto finanziario…”
Come Grazioli possa, quindi, parlare di bilancio solido nel comunicato di oggi resta un vero mistero.
Altro dato interessante emerge dal trend del costo del personale, tra gli oggetti, peraltro, delle osservazioni della Corte dei Conti di 5 anni fa. Bene, dal 2015 al 2019 lo stesso è passato da € 411.043,43 ad € 594.194, 23.
Nel frattempo i servizi ai cittadini non sono certamente migliorati, basti pensare che, a titolo esemplificativo, siamo passati dall’avere gli agenti di Polizia Locale a tempo pieno all’averli solo a tempo parziale e determinato. Mentre il servizio di raccolta RSU è passato da sei giorni settimanali a tre giorni.
Un altro aspetto significativo riguarda proprio gli scostamenti tra i bilanci redatti ufficialmente e quelli in seguito rettificati dalla società incaricata dall’Amministrazione Grazioli. Come è ben evidente, infatti, gli scostamenti significativi e sostanziali iniziano a partire dal bilancio 2016, ossia il primo di esclusiva spettanza dell’odierna Amministrazione.
Non va dimenticato poi che, sebbene Grazioli continui a sbandierare la nota della Corte dei Conti di 5 anni fa come un qualcosa di clamoroso e che dimostrerebbe tutte le “malefatte” dell’Amm.ne Schina, la sua Amministrazione solo dopo 4 anni, passati a spendere e spandere denaro pubblico, si è accorta che qualcosa non andava.
Il grave è che per farsene convinto ha dovuto chiamare una soc. contabile esterna, la Digit Consultig, la quale, pagata con i soldi dei cittadini, ha spiegato che i loro risultati di bilancio, 2016, 2017, 2018 e 2019, non portavano il segno “più”, ma tutti il segno meno (- 71.404, – 1.915.000, – 1.817.00, – 1.600.000).
Insomma un disastro mai visto!
Ciò dunque è sintomatico di come i rilievi passati della Corte dei Conti fossero da considerarsi un capitolo chiuso (grazie ai chiarimenti di Grazioli stesso (vedi allegati 1, 2, 3 e 4) e che i tragici conti di adesso derivino solo da quanto accaduto in seguito.
Sorvoliamo sulle considerazioni di cattivo gusto su alcuni funzionari passati per il Comune di Trevi e che, per quanto è dato sapere, nel nostro paese, hanno svolto egregiamente e correttamente il proprio dovere. E i cittadini ricordano bene le competenze e le capacità, non comuni, proprio di quei funzionari.
Sorvoliamo anche perchè dovremmo parlare di altri funzionari che, chiamati da Grazioli, sono stati condannati per fatti inerenti proprio Trevi e, se non ricordiamo male, per cui era imputato lo stesso sindaco (assolto). Ma noi, ritenendo che le persone che hanno sbagliato, hanno anche diritto all’oblio, non faremo di questo un’arma. Parleremo solo di fatti e di proposte.
Insomma Grazioli continua solo a sollevare polveroni. Resta il fatto che ogni volta che va al potere, dopo il suo passaggio, restano i debiti da pagare. E’ accaduto quando la sua prima amministrazione cadde nel 2009 (allora fu il commissario prefettizio a pagare i debiti lasciati da Grazioli utilizzando il ricavo della vendita dei boschi) e accade oggi (il comune, oltre ai paurosi disavanzi di cui sopra, è insolvente con ditte fornitrici di beni e servizi per un importo pari ad € 1.200.000.
Come si dice, due indizi fanno una prova! Ricercare il terzo sarebbe la nostra fine.
Infine, vi invitiamo a leggere quanto dichiara Grazioli alla Corte dei Conti a seguito dell’apertura di verifica su alcuni anni dell’Amm.ne Schina. Come potete constatare direttamente, Grazioli si è limitato a riferire alcune semplici verità, la qual cosa contrasta, nettamente, con quanto dichiarato, oggi, dallo stesso, circa una sua presunta “benevolenza” nei confronti degli amministratori di allora.
Purtroppo il sindaco uscente, dimentica sempre che: “verba volant, scripta manent” e quando si vogliono smentire le cose scritte si rischia sempre di fare delle gran brutte figuracce.
P.S. – in allegato trovate anche il verbale (all. n. 5) sottoscritto da Grazioli all’atto di insediamento, giugno 2015. Così tanto per contribuire a farvi la giusta idea circa l’attendibilità del nostro sindaco uscente.”
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