L’andamento stagionale asciutto e le continue giornate di sole, a detta degli esperti, hanno favorito la gradazione dell’uva rendendola zuccherina.
La qualità è ottima, essendo stati trascurabili gli attacchi di iodio e di peronospera, il prodotto risulterà perfettamente sano, mentre la produzione resta in media bassa rispetto alle annate precedenti.
I riti dell’Autunno cioè i riti “Bacchici” moderni hanno preso il via con le uve bianche, dalle quali nascerà la “Passerina”, per proseguire con le uve nere da dove viene fuori il delizioso e quanto robusto “Cesanese del Piglio DOC..
Che il vino è vita ormai lo sanno tutti.
Una clamorosa statistica ha dimostrato che a minor consumo di vino corrisponde una maggiore quantità di infarti.
Infatti un buon bicchiere di vino abbassa il tasso di colesterolo nel sangue e mette al riparo dai disturbi cardiaci.
Per cui mai come questa volta sembra opportuno rifarsi alla saggezza degli antichi citando un detto famoso “prosit”..!”
A Piglio, per fortuna sono nate nuove aziende guidate da giovani.
Mai come in questo momento gli amministratori devono rendersi protagonisti per rilanciare l’economia dei propri comuni, in considerazione del fatto, che nel piccolo orticello non c’è più posto per tutti, si deve guardare per forza ai vicini e allargare la visione per trovare le giuste sinergie.
Giorgio Alessandro Pacetti