Vallepietra, piccola località abbarbicata sulle montagne,  nota per il famoso santuario, ma anche per la famosa varietà di fagioli, denominata “Fagiolone di Vallepietra”.

Gli stessi fagioli che gustava Terence Hill in una celebre scena del film “Lo chiamavano Trinità”.

Ora, sembrerebbe che tale prodotto abbia fatto gola non solo ai buongustai, ma anche a truffatori e contraffattori.

Al punto che il comune di Vallepietra, con una nota ufficiale diramata sulla sua pagina Facebook mette in guardia i consumatori:

AVVISO : ATTENZIONE A COMPRARE I FAGIOLI DI VALLEPIETRA, SPESSO RIVENDITORI LI ACQUISTANO PRESSO CONSORZI E LI SPACCIANO PER TALI.

IL FAGIOLO “NERO” NON ESISTE A VALLEPIETRA!

Il Comune di Vallepietra tutela i propri prodotti.
In particolare il fagiolone di Vallepietra, prodotto di eccellenza della Valle del Simbrivio.

Presidio Slow Food, Il fagiolone è grande e ha un colore bianco perlaceo.

Grazie ai terreni calcarei la sua buccia è molto sottile.

Il tipico segno all’attaccatura del seme al baccello lo differenzia dalla tipologia Spagna, con cui potrebbe essere confuso.

Inoltre spesso troviamo fagioli “neri” o altri generi spacciati per fagioli di Vallepietra.

Invitiamo a diffidare i venditori di fagioli che non sono presenti nell’avviso allegato.

Il faticoso lavoro degli agricoltori di Vallepietra, non può essere vanificato da sprezzanti commercianti avidi di denaro.

La produzione attuale non consente una vendita generalizzata, di fatto sono gli stessi agricoltori che ne vendono il prodotto.

Inoltre le proprietà organolettiche del fagiolo di Vallepietra sono uniche al mondo e tale mistificazione porta a rovinare non solo il valore di mercato, ma anche la sua espansione.

TUTELIAMO IL NOSTRO FAGIOLO, TUTELIAMO VALLEPIETRA!

Grazie per l’attenzione e diffondete il messaggio per il bene di Vallepietra.