Il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi fa uno scivolone sulla sua pagina Facebook, pubblicando un post che lascia intendere che La Repubblica avesse inserito una pubblicità inopportuna in un articolo sulla morte di una bambina.
La pubblicità è quella di un’agenzia di onoranze funebri.
Tuttavia, Sgarbi, non sapeva che le pubblicità non vengono selezionate dalla redazione de La Repubblica, ma dagli algoritmi di Google.
Alcuni utenti hanno fatto notare al critico lo scivolone ed infatti dopo pochissimi minuti il post è stato rimosso.
Nonostante il tentativo di eliminare il post, non è sfuggito all’occhio attento della nostra redazione, che ha avuto il tempo di fare uno screenshot.
Ora è da vedere se la redazione del quotidiano La Repubblica, deciderà di agire legalmente nei confronti del controverso personaggio televisivo.
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