Arcinazzo Romano, una lotta senza esclusione di colpi, quella ingaggiata dal movimento cittadino “Uniti per Arcinazzo” (che avrebbe dovuto presentarsi alle trascorse elezioni) e l’amministrazione di Luca Marocchi, il quale ha stavolta replicato alle accuse.
Se in precedenza il movimento cittadino contestava i 55 loculi cimiteriali, ora l’accusa si dirige sui guadagni del sindaco.
L’accusa
Nello specifico “Uniti per Arcinazzo” contesta a Marocchi il fatto di essersi aumentato l’indennità, attraverso un comunicato sulla propria pagina Facebook:
COMUNICATO 7
IL SINDACO SI AUMENTA L’INDENNITA’ DI CARICA!
Non pensavamo che il tema delle indennità di carica fosse così caro al nostro Sindaco e alla nostra Amministrazione! Ben tre Delibere di Giunta trattano la questione dell’indennità di carica nei primi 15 giorni di amministrazione! Nessun tema è stato così vivo nelle preoccupazioni dell’Amministrazione attuale! Anche se ovviamente (per trasparenza!) non emerge nei comunicati delle cose fatte, chissà perché!
Le Delibere sono: la n. 66 del 3 ottobre 2020 e n. 69 del 15 ottobre 2020 entrambi riferite a variazioni di bilancio per ampliare il capitolo di spesa relativo alle indennità del Sindaco, del Vice Sindaco e dell’Assessore. Gli allegati delle delibere non chiariscono quanto effettivamente è stato inserito nel bilancio.
La terza Delibera di Giunta, la n. 68 del 15 ottobre 2020, ad oggetto: “PRESA D’ATTO IMPORTI INDENNITA’ DI CARICA DISPOSTE CON DM 119/2001” ridetermina l’indennità di carica del Sindaco. Intanto non troviamo nessun Decreto Ministeriale n. 119/2001. Forse si riferiscono al D.M. n. 119/2000.
La Legge n.157/2019, consente la facoltà di un incremento dell’indennità al solo Sindaco, norma che si applica a tutti i comuni italiani sotto i 3000 abitanti, ma il nostro Sindaco ha ritenuto di dover adeguare il suo corposo stipendio con un ulteriore aumento.
Infatti il Ministero ha concesso la facoltà ai Sindaci dei piccoli Comuni di adeguare l’indennità, ma non determina la misura esatta dell’incremento, ne fissa soltanto il limite massimo indicato “nell’85 per cento della misura dell’indennità spettante ai Sindaci dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti”, e pertanto occorre l’adozione di un provvedimento del Comune per stabilire l’entità dell’aumento da riconoscere con la necessaria copertura finanziaria per la MAGGIORE SPESA.
La Giunta eleva al massimo l’indennità del Sindaco, poteva anche diminuirla, ovvero da 1.301,47 euro mensili a 1.659,38, per un costo annuo di € 19.912,56, e quindi per un incremento annuo di € 4.294,92.
Il Decreto interministeriale del 23 luglio 2020, determina la compartecipazione dello Stato alla spesa per i comuni interessati all’incremento dell’indennità del Sindaco, ma il contributo non copre tutto il costo, infatti è pari solo a circa al 55% sulla spesa necessaria, ovvero per un importo di circa 197,15 euro mensili, importo che va rideterminato in funzione dell’effettivo utilizzo spettante al Sindaco. Comunque il Comune dovrà compartecipare alla spesa per altri 160,78 euro mensili.
Poi, poiché il nostro Sindaco è dipendente di un altro Ente, la sua indennità si dimezza per legge, ma partendo da una indennità massima, così che percepirà mensilmente una somma di € 829,68, corrispondete ad € 9.956,16 l’anno, a carico del Comune e per una piccola parte della sola quota incrementata a carico dello Stato.
Insomma, è noto a tutti che la decisione di percepire l’indennità è un atto DISCREZIONALE e che anche il suo aumento, ponendo a carico del Comune, o dello Stato, una ulteriore spesa a suo vantaggio è DISCREZIONALE!
Ma se è discrezionale l’aumento, allora la Delibera NON È UNA PRESA D’ATTO! La Giunta non prende atto, ma in realtà determina l’importo incrementale dell’indennità del Sindaco. Anche perché, diversamente, sarebbe bastato un semplice atto del Segretario o del Responsabile dell’Area Finanziaria.
Allora come può l’oggetto della Delibera di Giunta n. 68/2020 essere così fuorviante, fazioso, se non totalmente errato? Vogliono farci credere che la Giunta non ha deciso nulla? Che gli incrementi sono dovuti per legge? Invece non è così, l’Amministrazione poteva rifiutare l’incremento dell’indennità oppure poteva non portare l’incremento al massimo, così come hanno fatto altri Sindaci italiani.
Ma la cosa che ci sorprende è che il Sindaco è tanto interessato alla sua indennità da essere rimasto presente in Giunta. Il neo Sindaco non conosce la legge e non conosce il CONFLITTO D’INTERESSI?
Qualcuno lo aiuti a leggere l’articolo 78 comma 2 del Testo Unico Enti Locali e cioè il testo base, fondamentale per guidare un Comune, che dispone “Gli amministratori di cui all’articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di Delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado…”.
In ogni Comune c’è un responsabile della Trasparenza e per la prevenzione dalla Corruzione, non si è accorto di nulla?
Infine, ogni atto deve essere corredato di un parere tecnico ed uno contabile e, se manca, si deve darne ragione. Ebbene la Delibera n. 68/2020, non ha nessun parere, in palese violazione delle norme degli Enti Locali.
La precedente Amministrazione aveva devoluto tali somme, circa 130.000,00 euro(!), rinunciandoci, in favore della scuola e per i servizi sociali. Ma questa è un’altra storia.
Arcinazzo Romano, 1 dicembre 2020
La replica
La risposta di Marocchi non si è fatta attendere.
Il sindaco ha replicato con un breve comunicato, pubblicando la propria busta paga e quella dei due assessori, contestando quanto affermato da “Uniti per Arcinazzo” e mettendoli in guardia su possibili risvolti giudiziari.
Ecco a Voi i nostri stipendi milionari!!
Sindaco: 645,17 euro
Vice Sindaco: 200,45 euro
Assessore: 150,32 euro
Totale: 995,94 euro in 3 + 16 euro gettone di presenza dei Consiglieri comunali, solo ed esclusivamente ad ogni Consiglio comunale in presenza.
Eviterei fossi in taluni di continuare a fare brutte figure, dando seguito a quanto già fatto negli ultimi anni. Capiamo possa dare fastidio riconoscere che in 2 mesi è stato fatto più che in 5 anni, però oltre a cadere nel ridicolo, viste le affermazioni scritte soprattutto verso la figura del Sindaco, c’è il rischio di illecito (falso, diffamazione… le leggi, norme noi le conosciamo bene e veramente purtroppo per voi) e lì allora a divertirci (come già stiamo facendo) saremo in molti.
State sereni poi, Il bello per voi deve ancora venire…
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale