Circa trecento le persone che hanno assistito all’evento, in tutta sicurezza. La manifestazione si è svolta nel piazzale del “Giardino del Ponte”, all’aperto. Addetti alla sicurezza hanno registrato i partecipanti, ed è stata rilevata la temperatura con il termo-scanner, i posti a sedere debitamente distanziati. Inoltre, tutti avevano la mascherina e sono state evitate per quanto possibile situazioni di assembramento. Un Centrodestra ordinato e marziale, quello che si è riunito, per dare Scacco Matto alla sinistra, che da 10 anni governa la “Città della Stampa”.
Sul palco condotto da Danilo D’Amico e Valentina Renzetti si sono susseguite alcune tra le più importanti figure politiche di spicco a livello locale, regionale e nazionale, tra cui anche alcuni Europarlamentari.
Durante la presentazione è sfuggito subito il nome del candidato della coalizione, che sarà Domenico Petrini.
La diretta trasmessa in via streaming è possibile seguirla dal link Partecipa Sogna Osa Cambia
Ad aprire le danze è stato un audace Emanuele Rocchi, capogruppo della Lega sublacense e consigliere comunale. Rocchi, “padrone di casa” e ideatore dello slogan “non si molla un centimetro”, ha esordito manifestando la sua emozione per la grande partecipazione, che comunque era attesa.
“Io sono consigliere comunale da 5 anni”-ha ricordato-“ho visto cambiare questa città negli ultimi 10 anni, non è il caso di andare oggi a fare un discorso politico per attaccare qualcuno. Ci porremo come obbiettivo di essere una amministrazione diversa, che prima di tutto riesca ad unire Subiaco, la città di tutti. Subiaco deve tornare la città di tutti senza divisioni. “-ha continuato alludendo al grande risultato ottenuto con la formazione della coalizione.
“Oggi siamo qui tutti quanti e non è scontato, non è scontata questa struttura, non è scontata questa gente, non è scontato che abbiamo riunito il Centrodestra dopo 10 anni. Ci sono stati momenti duri, di scontro, qualche momento aspro. Sono volate parole grosse, anche con il candidato sindaco Domenico Petrini.”-Secondo alcuni il Centrodestra non sarebbe mai arrivato unito alle elezioni-“Però abbiamo messo da parte le ambizioni personali, gli arrivismi, e li abbiamo tramutati in qualcosa che oggi inizia a trasparire: la nostra voglia di cambiamento per questa città!”
“Partiamo da oggi, partiamo con un sogno dal cuore. Oggi ho voluto fare un discorso poco istituzionale, perchè ci saranno nel futuro altri momenti per toccare tutte le tematiche. Però oggi è il momento di farci e farvi un appello: Di starci vicino, la strada è lunga. Tracciamo questo solco insieme e sono certo che a settembre/ottobre, avremo finalmente il Centrodestra alla guida della città e mandiamo a casa dopo 10 anni il Partito Democratico!”-ha affondato il capogruppo di Subiaco, concludendo il suo intervento.
Dopo Rocchi, è stato il turno di un altro padrone di casa, Antonello Ricci, consigliere comunale di Subiaco con Fratelli d’Italia.
“è l’ora di mandare a casa questa amministrazione dopo 10 anni!”-ha esordito-“Questo è il momento e questa è l’ora, perchè alle prossime elezioni comunali saremo chiamati a fare una scelta di campo”-ha proseguito-“La scelta di campo è tra due visioni della città: La prima, quella di una amministrazione che continua a dirci che l’ospedale funziona alla perfezione, che continua a dirci che ha a cura lo sviluppo economico. Una amministrazione che dice ancora che domani esisterà di nuovo la cartiera. Una amministrazione che non riconosce dopo 10 anni di aver distrutto il tessuto sociale di Subiaco. Dall’altra parte, la visione di chi per risolvere un problema, prima di tutto riconosce che c’è. Noi che siamo da questa parte riconosciamo che c’è un problema, che l’ospedale di Subiaco, dopo 10 anni è diventato solo la sede del manicomio criminale che ci ha portato Zingaretti assieme a Pelliccia”
Duro e diretto Ricci ad attaccare l’amministrazione-“L’ospedale di Subiaco non è in grado di erogare i servizi sanitari di base per la cittadinanza. Dobbiamo riconoscere che il vaccino dello sviluppo economico non sta nelle mani dell’amministrazione”-in merito a questo il consigliere di FDI ha richiamato all’attenzione lo sfacelo della cartiera di Subiaco, ormai in abbandono totale da anni.
Un altro argomento toccato da Ricci è la situazione di Monte Livata. Il consigliere ha affermato che, gli sforzi compiuti dai consiglieri regionali per captare risorse per lo sviluppo della località turistica, vengano vanificati. “La scelta di campo è tra chi vuole continuare con questa amministrazione e chi vuole rompere il filo, chi vuole cambiare veramente”-ha incalzato.
“La bugia dell’antipolitica, gli obbiettori di coscienza della politica, come si sono presentati 10 anni fa, che poi hanno gettato la maschera, perchè il vero volto , è quello di chi ha portato il PD al governo di Subiaco. E non dimentichiamolo il giorno che andremo a votare. Il volto di chi ha portato Renato Curcio a farci la scuola qui a Subiaco (ex brigatista n.d.r.). E chi ha il cuore che batte nel Centrodestra, ha il dovere di denunciare queste cose!”-ha nuovamente attaccato l’amministrazione Ricci.
“è un cuore ferito, quello che ha sentito Renato Curcio, darci lezioni di non so cosa qui a Subiaco. Il modello che proponiamo è un modello forte, basato sulla politica, che si regge all’interno della coalizione, sui pilastri rappresentati dai partiti. Anche se l’amministrazione ci ha detto che la parola partito era praticamente una parolaccia. Un progetto forte perchè condiviso da tutti, forte perchè i partiti che lo sostengono, lo sosterranno ad ogni livello della scala politico-istituzionale.”
Con questo titolo ha aperto il terzo punto del suo intervento Antonello Ricci, spiegando che “nel dicembre 2012 fondammo Fratelli d’Italia, eravamo 5000 persone a Roma. 5000 pazzi, ci sedemmo dalla parte del torto perchè tutti i posti erano occupati, direbbe qualcuno. Dentro e fuori Subiaco, dal 2012 ad oggi ci hanno dati per morti almeno un paio di volte l’anno. Partimmo con l’1,9% alle politiche del 2013, oggi ci affacciamo ad essere il secondo partito d’Italia vicini al 20%.”
“Oggi assieme a Fratelli d’Italia, più viva che mai … dopo 10 anni, assieme a tutti gli amici della coalizione abbiamo preso una decisione importante: Quella di guardare avanti, perchè solo guardando avanti, potremo trovare gli spunti, le motivazioni e gli stimoli per stare tutti assieme e dare le risposte a Subiaco! Guardando indietro abbiamo 10 anni di motivi per guardare le motivazioni. Guardiamo avanti e verso il cambiamento.”-ha proseguito Ricci, concludendo con una citazione di Winston Churchill: “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma una cosa è certa, per migliorare bisogna cambiare!”
L’incontro, come era prevedibile, è stato un po’ la valvola di sfogo, per tutti quei cittadini esasperati dall’inconcludenza dell’attuale amministrazione, che si ha portato dei risultati importanti, ma ha avuto anche diverse mancanze altrove. D’altronde il tempo non è mancato, sono ben 10 anni che la lista civica guidata da Pelliccia governa la città. Come è stato possibile rimanere inermi di fronte al disfacimento della sanità locale? Come è possibile che ancora oggi la città subisca ingenti captazioni idriche dal fiume? Fiume Aniene, non solo un simbolo, ma una risorsa economica importantissima sia in ambito ittico, che sportivo e turistico.
Una situazione che ha anche rimarcato Francesco Basso, segretario della sezione Fratelli d’Italia di Subiaco.
“Oggi rinasce una speranza per la nostra città”-ha dichiarato-“rinasce la speranza di vedere un cambiamento concreto, di far partire un motore di sviluppo, di abbandonare questo decennio di abbandono del territorio e dare vita a una nuova possibilità per tutti quanti. Questa Subiaco sembra apparire quasi come una città terremotata, sia sotto il profilo economico e sociale”.
“La crisi e sopratutto questa pandemia sta aprendo ferite che già nell’ultimo decennio si erano sviluppate. I nostri servizi che l’amministrazione ha messo in campo sono pochi, costosi ed esternalizzati. Questa esperienza dell’esternalizzazione ha caratterizzato la presenza del PD sul nostro territorio.”-ha aggiunto, spiegando che tutto questo ricade in ambito sociale ed economico.
Secondo Basso, più della metà dei servizi erogati dal comune sono esterni allo stesso, “svilendo il lavoro degli stessi impiegati comunali”. L’impegno sarà quindi quello di cambiare questa modalità amministrativa. In particolare il segretario si è soffermato sul tema della sanità.
“Noi sosterremo per sempre il sindaco invitandolo ad osare come autorità sanitaria ad osare per implementare e tutelare tutti quei servizi sanitari di base, che oggi, sempre più non vengono erogati dalla sanità pubblica, nonostante oggi ci sia un ospedale che venga dichiarato aperto, ma non è in grado di erogare quasi nessun servizio utile alla cittadinanza”.
L’accusa si è poi spostata sulla scarsa ambasceria dell’attuale amministrazione verso gli altri comuni, che avrebbe portato la città a isolarsi, invece che ergersi guida dei piccoli comuni satellite, così come era un tempo. Essendo stata abolita la Comunità Montana, Basso, ha proposto un eventuale nuova Unione dei Comuni per l’Alta Valle dell’Aniene.
Sul palco sono poi saliti Luigi Gaetani, Claudio Micozzi, Selenia Serafini, Francesco Basso ed Emanuele Rocchi, che hanno congiuntamente annunciato ufficialmente la candidatura di Domenico Petrini, che li ha raggiunti ed ha svelato il simbolo della coalizione.
“Ora Subiaco” il nome scelto nel logo, “con Petrini sindaco”.
Doveroso il ringraziamento di Petrini ai presenti, gli amici ed alleati di politica e gli onorevoli presenti, prima di iniziare il suo discorso, rimarcando tutte le difficoltà che ci sono state per superare le incomprensioni del passato tra le fazioni del Centrodestra.
“Oggi è un momento importante per la nostra coalizione, è il respiro profondo prima del balzo”-ha detto-“ci attendono diversi mesi in cui andremo di porta in porta a parlare con i cittadini per portare le nostre ragioni e farci presentare le loro ragioni per una città diversa”.
L’intenzione è quella di raggiungere il cuore di ogni sublacense deluso dalla politica che da un decennio imperversa nella città abbaziale, di dare una svolta radicale e riportare l’ordine dove regna il caos.
“Abbiamo tentato in questi mesi di ricucire un tessuto sociale, un tessuto politico fortemente sfibrato. Negli ultimi anni due dinamiche hanno investito la nostra città. Da un lato un grosso vuoto politico, dove tutto si logora, si disgrega. Il dibattito e la qualità del confronto tra le forze politiche è ulteriormente sceso e anche davanti una alternanza , una contrapposizione, non si è riusciti a far esprimere al territorio le qualità che è in grado di poter dare”.
“Dall’altro abbiamo assistito alla progressiva emarginazione e mortificazione di tante grosse professionalità e capacità che non vedono l’ora di mettersi a disposizione. Tante sono le eccellenze che abbiamo da esprimere però tanti di questi hanno visto nella casa comunale e nel metodo amministrativo qualcosa da cui allontanarsi. Laddove si proponeva qualcosa per la nostra città si finiva sempre per stare dalla parte del torto. Per l’amministrazione attuale esistono soltanto due opinioni: la propria e quella sbagliata!”-ha lamentato Petrini, riferendosi a mancata attuazione di utili proposte fatte dalla minoranza nel corso degli anni.
“La competizione amministrativa che ci attende”-ha continuato il candidato-“sarà importante, è un momento di confronto tra due idee diverse di città, ma dopo le elezioni questo territorio deve avere la capacità di unirsi e di trovare quel comune senso di appartenenza e risolvere quei tanti temi che ad oggi non sono stati affrontati”-un invito forse, per tutte le forze politiche, anche quelle avversarie a pensare prima di tutto al bene della città.
“Consapevoli di queste dinamiche abbiamo voluto fondare il nostro progetto su due pilastri. Il primo le politiche del territorio”-ha proseguito Petrini rivolgendosi a tutte le realtà imprenditoriali e commerciali, che vogliono partecipare per una città più aperta ed inclusiva-“Dall’altro la politica.”-Una politica che sarà chiamata ad assumersi gli impegni disattesi sul territorio.
Petrini ha sferzato i suoi, ricordandogli l’impegno importantissimo a cui sono chiamati. Ha ribadito la necessità di tutelare i diritti dei cittadini per il bene della città. Poi accortosi della presenza di un noto medico chirurgo dell’ospedale di Subiaco (ora andato in pensione), ha colto la palla al balzo per rimarcare quanto già esposto in precedenza dai consiglieri sul problema della sanità.
“Questo medico è l’esempio di tante professionalità, all’interno dell’ospedale di Subiaco, che lavorano ogni giorno per far funzionare la struttura”-ha detto lodando il professionista per aver speso ogni istante fino all’ultimo giorno per mantenere in vita il reparto di chirurgia.
“Noi non cederemo un passo davanti a nessuno nella battaglia per la piena funzionalità del nostro ospedale, fin quando non vedremo ripristinati i servizi essenziali. Fin quando non riaprirà un reparto di terapia intensiva, perchè abbiamo visto quanto sia importante in questo momento, ma sopratutto perchè è essenziale la piena funzionalità del reparto di chirurgia, come quelli di emergenza ed urgenza”.-Petrini ha portato alla memoria anche quel tragico 17 marzo 2020, quando fu registrato in città il primo caso di covid sars 19. Ha rimarcato di come non si possa fare a meno di un ospedale funzionale ed operativo per tutti.
“Saremo accanto al ceto medio, ai lavoratori, ai professionisti, sostenendo coloro che continuano a investire, perchè così potremo creare occupazione stabile per il nostro territorio”-ha detto il candidato parlando del tema lavoro-“Lo faremo portando nell’agenda dell’amministrazione due categorie finora trascurate: quella degli artigiani, dei commercianti. Lo faremo essendo consapevoli che il comune deve essere il primo operatore all’interno dell’economia della nostra città”.
Anche in questo caso Petrini ha rimproverato l’amministrazione per aver portato imprese dall’esterno e non aver creduto nelle realtà locali. Ha promesso che come sindaco si impegnerà per aiutare ed agevolare le imprese sublacensi. Ha esposto la necessità di un progetto di ricucitura urbana, con il riavvicinamento delle zone periferiche a quella centrale. Sarà presentato immediatamente un piano di intervento per le frazioni, “lo faremo colmando quel vuoto politico che ancora oggi copre la città di Subiaco!”
“Il nostro logo come potete vedere ha un orologio. Questo perchè riteniamo debba arrivare un messaggio a tutte le istituzioni comunali che adesso è il tempo e l’ora di prendersi cura di Subiaco. E questo riguarderà tutta la Valle dell’Aniene”-ha commentato, aggiungendo di essere compiaciuto per la presenza di altri sindaci dei comuni limitrofi e rimarcando la perdita dello status di “città guida”.
Petrini ha annunciato che fin dal primo giorno, se verrà eletto, lavorerà a braccetto con i sindaci dei comuni limitrofi per far si che siano risolti tutti i problemi che investono la Valle. Ha parlato anche dello spopolamento e delle politiche a favore dei giovani. Del fatto che sia necessario un cambiamento perchè dall’altra parte ripropongono sempre le solite facce e gli stessi metodi che hanno portato allo scatafascio.
“Noi assumiamo due impegni chiari: Il primo che lavoreremo giorno e notte per ottenere questi risultati, il secondo che non verremo meno neanche davanti a rapporti personali o politici davanti ai problemi della nostra collettività, perchè questo lo abbiamo visto, chi ha anteposto interessi personali o politici agli interessi del territorio”-qui probabilmente la stoccata era rivolta ad una fazione del Centrodestra che non ha aderito alla coalizione, ma ha deciso di concorrere da sola-“Oggi è il momento di dire con forza, prima Subiaco! Ora Subiaco, tutti quanti insieme!”
In supporto di Domenico Petrini sindaco, si è presentato un tris di donne, tutte europarlamentari.
La prima ad intervenire Cinzia Bonfrisco (LEGA), delegata per le relazioni con Israele all’assemblea parlamentare della NATO.
La Bonfrisco ha mostrato subito il suo apprezzamento per la città di Subiaco, esprimendo un ringraziamento particolare verso Emanuele Rocchi, congratulandosi con lui per il grande lavoro svolto.
“Sentire dire prima Subiaco per me è come suonare la sveglia!”-ha dichiarato.
L’On. Bonfrisco ha sottolineato quanto sia importante l’unione della coalizione, quanto riconquistare la fiducia dei cittadini delusi dalla politica che finora ha tenuto scena. Ha voluto poi rivolgersi a Petrini:
“Caro candidato sindaco, senza le donne non si vince!”-un chiaro monito all’uguaglianza di genere, che purtroppo in politica spesso viene ignorato-“senza le donne non si va da nessuna parte, e le donne di questa città, che ha una storia millenaria così importante sapranno rappresentare assieme a te, non solo la nostra voglia di cambiamento, anche quelle radici profonde che ci legano alla cultura di questi territori”.
Proprio per l’importanza delle quote rosa in politica, era presente Luisa Regimenti europarlamentare della Lega e fondatrice della rete europea per le donne nel 2019. Un contenitore pensante formato da ben 899 donne, proveniente da poli professionali diversi, ma tutte impegnate in attività sociali nelle proprie città per una politica che si riscopra donna.
La Regimenti si è rivolta subito al candidato Petrini promettendo il sostegno da parte sua e delle altre europarlamentari. Anche lei, ha voluto rimarcare i complimenti ad Emanuele Rocchi per le sue capacità organizzative e l’affetto ottenuto dai suoi concittadini.
L’Onorevole, ha sottolineato la “triste” situazione dell’ospedale di Subiaco, che già le “era nota”.
“Se vi conforta non è solo l’ospedale di Subiaco in queste condizione, ma tutti gli ospedali del Lazio, la situazione sanitaria relativa all’infezione da covid è stata disastrosa”-In merito a questo, ora che la Lega è al governo, ha promesso che le decisioni saranno più rapide e decise e saranno attuate tutte quelle proposte avanzate durante il governo Conte, che non erano state accolte.
Anche la Regimenti ha garantito il suo massimo sostegno a Petrini qual’ora venisse eletto, e di conseguenza una voce in più per Subiaco. Non ha risparmiato un affondo verso Zingaretti e la sua incapacità di amministratore della Regione, quanto lo è stato nella gestione del PD.
Made in Italy, Sicurezza, Regole e Famiglia sono il suo impegno politico. La Baldasarre è europarlamentare per la Lega.
Ha iniziato il suo intervento ricordando l’importanza delle tradizioni e dell’identità italiane.
“Siamo presenti sul territorio, vicini al territorio e ai cittadini”-ha commentato, ricordando la grande sofferenza delle partite Iva a causa della pandemia e che dietro ogni albergatore, ristoratore o commerciante c’è sempre una famiglia.
“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni, e noi ci crediamo, siamo qui con il Centrodestra unito!”
“Sarà una partenza al femminile”-ha promesso la Baldassarre, ricordando quanto le donne siano la parte portante di questo paese.
Deputato e coordinatore della città metropolitana di Roma con FDI è intervenuto in supporto di Petrini sindaco assieme ad altre rappresentanze della Capitale.
Silvestroni ha lasciato intendere come sia stato un grande successo la formazione della coalizione, con una rapida individuazione del candidato sindaco, quando a Roma ancora non è stato scelto. Un esempio da seguire quindi.
“Siamo e rappresentiamo l’alternativa a quel mondo che Pelliccia ha voluto far finta di rappresentare alle elezioni, perchè lui è di sinistra, è vicino al PD e a Zingaretti, che rappresenta il fallimento, essendo dimissionario”-ha dichiarato cavalcando l’onda delle recenti dimissioni da segretario del partito, da parte di Nicola Zingaretti.
Coordinatore della città metropolitana di Roma con Forza Italia. Anche lui è intervenuto in sostegno della coalizione sublacense.
“Ci troviamo ad un momento di arrivo e di partenza. Arrivo perchè parte oggi ufficialmente questo percorso e siamo arrivati a questo risultato, ma anche un punto di partenza perchè abbiamo davanti a noi 7 mesi in cui dobbiamo porci l’obbiettivo di allargare il consenso attorno al nostro progetto, di aggregare nuove forze”-ha dichiarato, sottolineando che non bisogna comunque abbassare la guardia e cercare di coinvolgere nuove fazioni.
“Oggi parte la sfida, Domenico parte questa nave, tu sei il comandante. Hai un equipaggio determinato. La tua nave ha un legno antico e pregiato e deve partire a vele spiegate”.
Dai comuni limitrofi, è intervenuto anche Antonio Proietti, personaggio molto attivo sulla scena politica, rieletto sindaco nel suo comune con oltre l’89,11% delle preferenze.
“Troppe volte il Centrodestra, nei territori, si è diviso”-ha detto-“Qui finalmente è unito. Noi come Lega siamo sul territorio, siamo affianco a Domenico Petrini”-ha aggiunto.
Proietti ha garantito che i simboli che domani vinceranno a Subiaco, presto governeranno anche in Italia.
“Le elezioni a Subiaco non sono importanti solo per i sublacensi, sono importanti anche per un territorio che è stato martoriato dalla sinistra”-ha detto-“noi non siamo mai riusciti a governare nella comunità montana e siamo preoccupati quando Domenico dovrà ricostruire l’Unione dei Comuni”.
Un accenno è stato fatto da Proietti anche sul problema delle captazioni idriche e l’ospedale. Anche lui, ci ha tenuto a congratularsi con il consigliere Rocchi, per il risultato ottenuto con la formazione della coalizione.
De Vecchis, Senatore della Lega è intervenuto in sostegno della coalizione e del candidato Petrini, ricordando quanto sia importante farsi le ossa all’interno dei ruoli comunali, prima di approdare sulla scena nazionale.
“Il sindaco è il cuore delle nostre città, ha delle responsabilità vitali verso i cittadini”-ha detto.
Coordinatore Regionale, è intervenuto subito lodando la compattezza del Centrodestra sublacense e l’esempio che sta dando ad altre realtà.
Trancassini ha fatto gli auguri a Petrini, rimarcando come De Vecchis, l’importanza dell’esperienza istituzionale come sindaco.
“Continuo a sentire dentro di me la forza della comunità di Leonessa”-ha dichiarato, rimembrando i suoi trascorsi politici come amministratore.
Successivamente si sono alternati sul palco i quattro consiglieri regionali, tra cui Sergio Pirozzi, il sindaco eroe di Amatrice, che è balzato agli onori delle cronache per la gestione post-terremoto.
Proprio quello di Pirozzi, è stato forse l’intervento più toccante, andando a ricordare i tragici eventi di Amatrice.
“Io non mi voglio ripetere su quello che è stato detto fino a questo momento e allora spazio su campi diversi”-ha dichiarato-“Noi siamo quello che facciamo”– ha detto rivolto a Petrini-“chi vive in montagna è totalmente diverso da chi vive in città. Chi vive in montagna quando si alza la mattina, se non ha il garage ha la macchina gelata, deve spannare il vetro”.
Una metafora per descrivere le difficoltà che affronta chi si vede togliere continuamente i servizi invece che averne in aggiunta. Chi vede chiudersi gli ospedali, i commercianti sempre più in difficoltà.
“Se da due anni i commercianti e gli artigiani non pagano l’addizionale IRAP è grazie al gruppo Fratelli d’Italia”-ha continuato, esponendo che 172 comuni nel Lazio non pagano questa tassa grazie alle battaglie di FDI.
“Fa capire che al di là dell’enunciazione di fatto, ci sono dei fatti concreti. La sanità … io ho fatto il sindaco di Amatrice, ho combattuto per la salvaguardia dell’ospedale. Non perchè ero sindaco di Amatrice! Ma perchè è una visione che è diversa, cosa vogliamo fare delle aree interne? La prima cosa è la salvaguardia della salute!”
“Noi abbiamo proposto una visione diversa, ovvero una sanità diversificata che tenga conto delle realtà periferiche. Ma oggi questo non c’è. Allora perchè anche la battaglia di queste zone, perchè è una battaglia di identità. Se conservi i piccoli borghi periferici tu salvaguardi l’identità, questo è uno dei capisaldi di Fratelli d’Italia”.
Pirozzi ha concluso sottolineando quanto sia importante tutelare le aree interne e periferiche anche sulla prevenzione del rischio sismico, che allo stato attuale non copre il fabbisogno dei cittadini .
In chiusura gli oratori sono stati Volpi, consigliere di FDI nella città metropolitana di Roma e Politi capogruppo Lega in Campidoglio.
Entrambi hanno ribadito il proprio sostegno per Petrini e quanto sia importante la città di Subiaco anche come punto di riferimento per altri comuni del territorio.
Politi in particolare ha commentato che “qui siamo nella culla della civiltà europea, dove è nato il monachesimo occidentale, che con la regola benedettina sancisce un principio meraviglioso: Ora et Labora. Quando il lavoro e la politica, nella sua missione più alta quando il lavoro oltre alla preghiera serve a sentirti con i piedi saldi a terra, con lo sguardo rivolto al cielo”.
Domenico Petrini ha concluso l’incontro con un breve discorso, dove ha ringraziato i vari relatori e coloro che hanno assistito, rimarcando quanto sia strutturato e profondo il progetto, la sincerità e la voglia di mettersi in competizione per Subiaco, per un cambio di rotta deciso.
Un Centrodestra temibile e particolarmente agguerrito quello che si presenterà alle prossime comunali, e che con molta probabilità potrebbe riservare grosse sorprese, con percentuali di gradimento alte, come già per altro dimostrato dalla grande affluenza al comizio e alla partecipazione nella diretta streaming.
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