Il fondatore di Cepu, il gruppo che si occupa di istruzione e formazione universitaria privata, è finito agli arresti domiciliari. Francesco Polidori è rimasto coinvolto nell’indagine della Procura di Roma, che ha formulato l’accusa di bancarotta fraudolenta ed altri reati.Le Fiamme Gialle del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno sequestrato un tesoro di 28 milioni di euro.
L’indagine avviata col nome di “Tutoring”, vede sotto inchiesta 6 persone ritenute responsabili a vario titolo di riciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e bancarotta fraudolenta. Proprio per questo è stato effettuato il sequestro preventivo dello stabile dove ha sede l’università telematica ed i conti della società.
Secondo l’indagine sarebbero state portate in fallimento due società definite “bare fiscali”. La decozione ha visto un passivo di 180 milioni di euro. Secondo gli inquirenti Polidori avrebbe sfruttato le società per distrarre asset e non versando ingenti quote d’imposte dovute all’erario.
Il tutto sarebbe stato possibile attraverso una serie di complesse operazioni commerciali, societarie e finanziarie all’estero, con l’ausilio di una società fiduciaria in Lussemburgo. Società intestata a terzi, ma riconducibile agli indagati attraverso la quale è stata dissimulata la proprietà di beni immobili e marchi facenti parti delle due società fallite, confluendo nella società messa oggi sotto sequestro.
Secondo la Guardia di Finanza sarebbero 180 milioni di euro i denari evasi da Cepu in 10 anni
L’indagine svolta dal NSPV, con il coordinamento del procuratore aggiunto di Roma Rodolfo Sabelli, avrebbe permesso di scoprire che i debiti accumulati sfiorano i 180 milioni di euro.
Secondo il gip di Roma, Polidori, avrebbe:
“svolto un ruolo importantissimo. Sia sul punto di vista direttivo, organizzativo, anche operativo ed è stato in più occasioni persino destinatario diretto delle distrazioni di ingenti somme di denaro. Egli ha partecipato all’attività delittuosa operando da una cabina di regia in prima persona. Il ruolo di dominus evidentemente ancora ricoperto, l’esistenza attuale della Studium Srl”.