Cronaca

Vico nel Lazio, l’appello commosso del sindaco.IL VIDEO

Vico nel Lazio, splendida Città Murata della Ciociaria con poco più di 2000 abitanti. Ieri, il sindaco Claudio Guerriero, in carica dal 2009, ha voluto lanciare un appello ai suoi cittadini.

Guerriero è apparso visibilmente commosso, avendo appreso della scomparsa dell’amico Roberto Ceci.Il carabiniere era in servizio a Guarcino originario di Vico, è deceduto per circostanze ancora da chiarire. Ha smentito le voci secondo cui Roberto sarebbe morto a seguito del vaccino, che avrebbe dovuto fare l’8 di marzo e che non aveva potuto fare per la sua positività al covid.

Muore uno dei carabinieri contagiati di Guarcino

Il sindaco ha espresso il cordoglio per la famiglia ed ha lanciato subito un monito alla cittadinanza.

“Cari amici, questa situazione è peggiore di altre che abbiamo passato.” -ha detto Guerriero- “vedo molte cose che non vanno, anche se molti escono per fare spesa o qualche passeggiata, ancora non ci siamo. Molti si fermano a parlare in piazza.”

In merito a questi comportamenti, il sindaco ha riferito di aver attenzionato i Carabinieri richiede un maggior controllo.

“Le cose stanno precipitando in Italia, ma anche a Vico nel Lazio”-ha proseguito spiegando che nella prima settimana di marzo si sono registrati ben 30 casi.

 

Guerriero ha imputato l’impennata di casi di contagio a Guarcino e a Vico nel Lazio, per colpa dell’incoscienza di quei cittadini che sono andati a Campocatino.

Nonostante gli impianti sciistici siano chiusi infatti, sono molti coloro che hanno scelto la località turistica per passare i fine settimana.

Anche se la montagna offre grandi spazi, poi c’è sempre chi si assembra dentro i locali per prendere un caffè o per mangiare.

“il mio augurio va alla vigilessa di Guarcino ancora in terapia intensiva”-ha dichiarato, parlando anche degli altri carabinieri contagiati, probabilmente durante il servizio a Campocatino.

Proprio in merito a Campocatino, Guerriero ha accusato coloro che erano infetti, di essere stati consapevoli della loro condizione di malattia. Che fregandosene, hanno deciso di andare lo stesso a divertirsi.

L’appello

Il sindaco ha lanciato anche un appello alle famiglie. Non nega loro di andare a farsi una passeggiata, ma di avere rispetto della distanza di sicurezza ed evitare di far giocare i ragazzi tra di loro.

“Non avevamo mai superato i 10 positivi. Oggi sono 30, la situazione è molto grave”-ha continuato, invitando i cittadini a tenere duro 15 o 20 giorni, quando poi inizieranno le vaccinazioni di massa.

Guerriero ha ammonito i cittadini che se continueranno gli assembramenti si troverà costretto a chiudere i bar del tutto. Lo farà attraverso la Prefettura.

“Questa è una guerra che dobbiamo vincere, stiamo perdendo delle battaglie ma alla fine la guerra la dobbiamo vincere”-ha concluso rimarcando la sua disponibilità per tutti.

Redazione

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