Abbiamo sentito parlare ultimamente di “CatCalling”a causa dello sfogo di Aurora Ramazzotti.
Ma cosa è il CatCalling?
Il termine viene dall’inglese che significa letteralmente “chiamare il gatto”. Ovvero una forma di approccio non proprio elegante che gli uomini fanno all’indirizzo di donne incontrate casualmente.
Una sorta di “molestie da strada”che sono costituite da strombazzamenti con il clacson, fischi oppure complimenti anche pesanti. Complimenti che non sono richiesti e spesso neanche graditi.
Se una volta, poteva assumere un aspetto goliardico, questa pratica con il tempo sta includendosi all’interno dei sistemi giuridici di molte nazioni.
Paesi Latini
Il Perù riconosce il CatCalling come un reato già dal 2015. Nelle Filippine a Quezon City, un’ordinanza punisce con una sanzione da 1000 a 5000 pesos è persino un mese di carcere chi fa molestie da strada. Atti misogini, insulti sessisti, fischi, pappagallismo, sguardi invadenti, imprecazioni e racconti di barzellette a sfondo sessuale persistenti in pubblico o online. Forse un’esagerazione?
Europa e Stati Uniti
Nell’anno 2018 il governo francese ha reso illegale le molestie sessuali di strada, approvando una legge dichiarante che il pappagallismo su strade e mezzi di trasporto pubblico possa essere soggetto a multe fino a 750 €, con mora per comportamenti più aggressivi e fisici.
Negli Stati Uniti, ogni singolo stato applica differenti metodi giuridici per contrastare questo fenomeno.
Italia
In Italia le molestie da strada non sono ancora un reato, così come nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo. Anche se probabilmente, proseguendo verso questa società sempre più attenta alle problematiche legate dal sessismo, ci arriveremo molto presto.
Sarebbe bene tuttavia, se il legislatore valutasse di caso in caso quando la molestia costituisce effettivamente un reato, per evitare di ledere comunque la libertà del corteggiamento che può mal essere interpretato. Come vi sentireste ad essere denunciati soltanto per aver guardato qualcuno?