In Senato oggi si voterà la mozione presentata da Fratelli d’Italia e sottoscritta da tutto il centrodestra. La proposta è semplice, chiedono che i soldi stanziati per il Cashback vengano dirottati alle categorie colpite maggiormente dalle restrizioni sanitarie e dalle relative chiusure.
La cifra di per se non è certo astronomica e non farà grosse differenze ai ristori ma tutto aiuta.
Più propaganda che concretezza hanno osservato i detrattori di Fratelli d’Italia, che hanno giudicato l’operazione, fumo negli occhi. Seppure il governo dovesse incrementare di 5 miliardi il “pacchetto” dei ristori, non sarebbe certamente una soluzione risolutiva ma piuttosto un modesto effetto placebo da vantare come “sforzo” aggiuntivo.
“In questi giorni è stato chiesto agli italiani di fare nuovi e duri sacrifici. Le chiusure di Pasqua hanno inferto un altro colpo a tanti comparti, dalla ristorazione al commercio, senza dimenticare il turismo. Ma la somma stanziata per i ristori è rimasta drammaticamente la stessa, 11 miliardi, e al momento non c’è traccia di nuovi indennizzi”.
Una cifra assolutamente insufficiente per scongiurare il fallimento di centinaia di migliaia di attività.
Su questo ha sicuramente ragione ma non saranno 5 miliardi in più a ribaltare la soluzione le fanno eco i commentatori contrari.
Il post continua dicendo che oggi con questo voto tutte le forze politiche si assumeranno davanti agli italiani una responsabilità precisa. “Fratelli d’Italia farà la sua parte, anche dall’opposizione, e confido che l’intero Parlamento sostenga questa proposta di buon senso”, conclude Giorgia Meloni.
Le provocazioni arrivano da più parti e alcuni chiedono un segnale concreto che non si limiti a spostare denaro da una misura all’altra. La questione maggiormente dibattuta e portata ad esempio, sembrerebbe essere lo stipendio dei parlamentari. Dall’eventuale taglio di questo infatti, potrebbero derivare con continuità, fondi da destinare ad iniziative di sostegno.
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