La nuova allerta trombosi, questa volta è per il vaccino Janssen (Johnson & Johnson). Gli Usa sospendono la somministrazione. E la stessa azienda annuncia un rinvio dell’approdo in Europa. Una battuta d’arresto per far luce e probabilmente per riesaminare più approfonditamente le eventuali correlazioni e l’incidenza “sull’effetto collaterale” fatale.
Le Autorità federali statunitensi hanno raccomandato di sospendere il vaccino Johnson&Johnson. Sono diversi gli Stati Usa che stanno recependo la raccomandazione e procedono così alla sospensione “cautelativa” del siero J&J.
A New York restano confermati gli appuntamenti in programma. Il vaccino che sarà inoculato non sarà però quello della Johnson & Johnson, come programmato. Sarà sostituito da quello della Casa farmaceutica Pfizer.
Nel District of Columbia, dove si trova la capitale federale Washington, sono stati tutti cancellati gli appuntamenti per il vaccino Johnson & Johnson. Le prenotazioni saranno riprogrammate il prima possibile, ma evidentemente, con un altro siero.
La Johnson&Johnson ha dichiarato: “Siamo a conoscenza degli estremamente rari problemi avuti da un piccolo numero di persone che hanno ricevuto il nostro vaccino”. La Farmaceutica ha di conseguenza annunciato che, in seguito agli eventi che aprono dubbi sul proprio prodotto, ritarderà le consegne dei suoi vaccini in Europa.
La Fda e il Cdc stanno esaminando i dati inerenti ai sei casi di trombosi negli States. Le somministrazioni del vaccino sono al momento più di 6,8 milioni.
In una nota la J&J ha affermato: “Per precauzione, il Cdc e la Fda hanno raccomandato una pausa nell’uso del nostro vaccino”. Di conseguenza la decisione della farmaceutica è stata stigmatizzata così: “Stiamo rivedendo questi casi con le autorità europee e abbiamo deciso in via proattiva di ritardare le consegne all’Europa”.