La condanna quasi unanime ed Il troppo clamore, ma anche le troppe implicazioni legali stanno probabilmente affondando il progetto, prima ancora che parta. La Superlega è sospesa. Tutti i 6 club inglesi si sono ritirati, ha iniziato l’azione di ripiego il Machester City e le altre squadre lo hanno seguito a ruota. Anche L’inter ha annunciato il ritiro dall’impresa, lo ha fatto nella notte, e da indiscrezioni, anche dalle parti del Milan parrebbe si stia decidendo.
Ancora non c’è alcun comunicato e non trapelano intenzioni sulla posizione della Juventus.
Il presidente della Superlega, Florentino Perez ha disertato l’appuntamento per una intervista in radio.
Soltanto dopo un paio di giorni dalla sua fondazione, la neonata Super-creatura dell’élite calcistica, in un comunicato dichiara lo stop all’impresa. Non si tratterebbe della fine definitiva del sogno dei blasonati club del mondo del calcio, ma di una sospensione.
Una sospensione temporanea, dice il comunicato, ma è piuttosto evidente che l’inizio della fine (e dell’archiviazione del progetto), si possa considerare conclamato.
Il Manchester City è stata la prima squadra a ritirarsi. Nella serata di ieri, poco prima delle 22,30 il club inglese ha annunciato il suo ritiro ufficiale con un’essenziale comunicato: “Il Manchester City Football Club conferma di aver formalmente avviato le procedure per ritirarsi dal gruppo di sviluppo di una Superlega Europea”.
Pochi minuti dopo il comunicato del Manchester City, il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin ha appreso con entusiasmo la notizia ed ha risposto: “Sono felice di dare il bentornato al Manchester City nella famiglia del calcio europeo. Il City è un asset importante per il gioco del calcio e sono contento di poter lavorare con loro ad un futuro migliore per il nostro calcio”.
Anche il premier Johnson, con un commento su Twitter ha espresso la sua soddisfazione per la scelta del Manchester, sottolineando che è stata una cosa giusta. Il premier ha poi esortato le altre squadre inglesi a seguire l’esempio.
Qualche minuto dopo la mezzanotte, le squadre di calcio inglesi che avevano aderito alla Superlega erano ufficialmente fuori. La superlega è dimezzata. I club fondatori reduci sono quelli delle squadre italiane e spagnole. La porta però ormai è aperta e le convinzioni cominciano a vacillare anche in seno ai resistenti che tuttavia, resistono!
Il Milan appare essere l’ennesima società in odore di uscita. Il club è vicino alle posizioni dei club inglesi. I rossoneri sembrano essere già ai blocchi di partenza con le valigie in mano pronti ad andarsene da questa Superlega che… perde pezzi! Le indiscrezioni parlano di “decisione già presa”, ancora però non arriva un comunicato ufficiale, e non arriverà. Almeno per ora, le cose restano invariate in casa rossonera.
La Superlega resta orfana anche della prima squadra italiana. A notte inoltrata arriva il laconico comunicato che annuncia il ritiro. “Il progetto della Superlega non è più ritenuto d’interesse per il Club allo stato attuale”. Con queste parole l’Inter sancisce il suo ripensamento all’impresa, lasciando in 5 i partecipanti al progetto.
Nelle prossime ore l’interesse del mondo del calcio, e non solo, sarà concentrato sulle evoluzioni, (o sulle involuzioni) che avverranno in Superlega. Da Andrea Agnelli arriva la dichiarazione che “il progetto va avanti”. Resta da capire adesso questo progetto come sarà articolato e se avrà ancora motivo di esistere.
Tra agli inviti eccellenti, anche la società calcistica della Roma, ha ricevuto l’invito a far parte all’impresa ma, ha declinato l’offerta, rispondendo che non è di suo interesse.
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