Il leader di Azione, Carlo Calenda, non cede, non vuol perdere terreno nella corsa a sindaco della capitale.
E’ stato tra i primi a candidarsi e dice che da ottobre sta lavorando su Roma per “far funzionare la capitale” e aggiunge di non voler buttare questo lavoro. Ha spiegato in un’intervista a Rainews24.
Nell’intervista Calenda dice: “con il Pd, in questo momento, abbiamo ripreso a parlarci”. Invece sul panorama delle elezioni il leader di Azione sostiene: “gli unici due candidati in campo siamo io e la Raggi. Io lavoro. Poi Letta farà le sue analisi. Cerco un fronte largo, non di strappare: io partecipo a tutti i tavoli e vado avanti”.
Sulle primarie Calenda spiega di non potersi candidare, perché non fa parte del Pd. Ma aggiunge pure che, tanto non si faranno, “se ne parla da ottobre…”.
“E’ un sistema – dice, con malcelata critica – con cui si prende del tempo, tant’è che quando trovano un potenziale candidato come Gualtieri dicono che non si fanno…”.
Lascia però la porta aperta, anzi spalancata, e chiude dichiarando di essere disponibile a “costruire un programma e una squadra insieme con il Pd e oltre. Ma deve decidere il Pd. Quando deciderà cosa fare ci sederemo e decideremo”.
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