Il 3 maggio, Frosinone, il capoluogo della Ciociaria, la vasta regione del Lazio, festeggia una ricorrenza particolare e plurisecolare: Santa Fregna. Sebbene la cosa possa sembrare una “bufala”, è del tutto reale e le sue radici sono risalenti a secoli fa.
Non solo Frosinone in effetti sorride a questa particolare ricorrenza, ma tutta la Ciociaria ne è partecipe. Una festa che fa notizia non solo nell’area, ma la sua curiosa denominazione le ha permesso di diventare nota in tutto lo Stivale.
E’ il giorno dedicato a Sant’Elena Flavia Giulia. Madre dell’imperatore Costantino che, secondo la tradizione cristiana, ritrovò i resti della Croce Santa, all’inizio del IV secolo d.c.
Restando nell’ambito profano, la croce dell’uomo (cioè la pena, la sofferenza) è metaforicamente associata al sesso femminile. Un desiderio che spesso resta inappagato. Nella trasmissione orale popolare questa giornata viene associata ad un evento che chissà se mai arriverà, e comunque, a qualcosa di lontano dal concretizzarsi: ‘n Santa fregna… cioè a significare: chissà quando.
Una ricorrenza che in pratica, è soltanto ufficiosa naturalmente e che, viene tramandata unicamente in forma orale.
Alcuni hanno pensato giustamente che questa tradizione dovrebbe avere la ufficialità, un riconoscimento vero. A tale proposito, sul Gruppo Facebook “Frosinone mi piace” dallo scorso 30 aprile (tre giorni fa) è presente una petizione. Si chiede di istituzionalizzare questa ricorrenza così cara agli abitanti.
Sarebbe un peccato che si perdesse un pezzo della tradizione popolare, spiega la petizione. ← clicca
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