A cura di Angelo Saimandi
9 maggio 1978 resta la nell’immaginario collettivo la foto della Renault 4 in via Caetani con il corpo esanime di Aldo Moro.
L’epilogo di una via-crucis democratica iniziata cinquantacinque giorni prima con l’eccidio di via Fani, dove le guardie di scorta vengono trucidate ed il Presidente democristiano prelevato a forza dalla sua auto.
Cinquantacinque giorni di supplizio, anche per lo Stato che sembro’ vacillare. Ma alla fine da quella tragica vicenda nacquero le energie per reagire e poco alla volta il nemico subdolo ed oscuro fu sconfitto.
Non sono bastati oltre quarant’anni per far luce su quei tragici eventi, nonostante le indagini ufficiali ed ufficiose, i reports, gli articoli ed i libri scritti sulla questione.
Molti restano i lati oscuri della vicenda, a partire dallo scenario dell’attentato alla scorta.
Molti restano i dubbi sulle dichiarazioni degli ex-brigatisti, ma a distanza di tanto tempo non resta che commemorare, giustamente, chi in fondo ha dato la vita per la libertà democratica.