Ha sollevato polemiche, il comunicato divulgato dal Comitato per l’Aniene, che denunciava lo stato di degrado in cui versa Comunacque da ormai 3 anni. Uno stato di abbandono documentato e che non si può smentire. Anche perchè non è solo il ponte crollato a offrire un pessimo biglietto da visita alle cascate. Ovunque regna il degrado tra tabelloni divelti e alberi caduti, come avevamo documentato anche 2 anni fa.
Tuttavia il Parco dei Monti Simbruini ha divulgato a sua volta un comunicato, che per Diritto di Replica riportiamo integralmente. Nel comunicato il Parco spiega di essere sempre stato presente e di aver chiesto ulteriori fondi per la ricostruzione del ponte.
Jenne, 10 maggio 2021
COMUNICATO STAMPA
Ponte di Comunacque. In merito alle polemiche sollevate da una associazione e riprese da alcuni siti di comunicazione in merito al ponte di Comunacque, il Parco Regionale dei Monti Simbruini ritiene necessario produrre i seguenti chiarimenti. I Comuni interessati al rifacimento del ponte sono Jenne e Trevi nel Lazio; il Parco ha voluto sostenere i due Enti chiedendo alla Regione Lazio un finanziamento per la realizzazione dei lavori. Sulla base del progetto definitivo redatto dal Comune di Trevi, nell’estate del 2020, il Parco ha richiesto e ottenuto un finanziamento dalla Regione di € 32.562,96, la somma indicata nel progetto per realizzare i lavori. A valle dell’iter amministrativo, a seguito dei dovuti pareri degli enti interessati, la somma originariamente stanziata non è risultata sufficiente. In particolare, le integrazioni al progetto richieste dal Genio Civile hanno fatto lievitare i costi per realizzare l’opera fino a € 71.950,93. Tale circostanza ha comportato la necessità da parte del Parco di effettuare una richiesta alla Regione Lazio di un ulteriore finanziamento per il quale si è in attesa di un riscontro. Il Direttore del Parco è in costante interlocuzione con gli uffici regionali preposti e, pertanto, si è fiduciosi su una positiva risoluzione della problematica. L’Ente Parco e la Regione Lazio hanno sempre avuto a cuore il nostro territorio e sono impegnati quotidianamente per la sua tutela e per la sua valorizzazione. Sicuri della buona fede delle testate che hanno ripreso il comunicato dell’associazione, si chiede di precisare e correggere l’affermazione in merito ad una presunta “assenza” del Parco nella vicenda.