Il presidente del Consiglio Mario draghi nomina alla guida del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, l’ambasciatrice Elisabetta Belloni che va a sostituire Gennaro Vecchione. Una nomina storica, è infatti a prima volta che una donna occupa il gradino più alto di questa istituzione.
Il premier Draghi dopo aver informato Raffaele Volpi, presidente del Copasir, e il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Dopo aver espresso gratitudine a Vecchione per il suo servizio, ed dopo aver sentito il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Procede alla nomina di Elisabetta Belloni a capo del DIS.
Il suo curriculum di grande peso, guadagnato con la “gavetta” fatta negli anni da questa donna che, prima di arrivare al vertice, ha sempre profuso impegno incondizionato che le ha permesso di distinguersi in ogni attività intrapresa negli anni.
Nata a roma, classe 1958 è stata la prima donna ammessa all’Istituto dei Gesuiti, Massimiliano Massimo, una scuola riservata fino a quel momento a studenti maschi.
Intraprende la carriera diplomatica nel 1985 e ricopre incarichi prestigiosi. La sua caratteristica più singolare è che ogni incarico ottenuto, la ha vista come la prima donna investita in quella istituzione.
Prima donna al ministero degli Esteri. La prima all’Unità di crisi (Udc), e prima donna ad essere nominata alla direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo (Dgcs). La Belloni è inoltre stata la prima segretario generale di gabinetto del ministro Paolo Gentiloni. E infine, la prima donna segretario generale della Farnesina, succedendo a Michele Valensise.
Nel 2018, Elisabetta Belloni e Marta Cartabia sono state prese in considerazione dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la nomina a premier.
Oggi la Belloni è capo dei Servizi segreti e tutto lascia ipotizzare che saprà condurre egregiamente anche questo delicato incarico istituzionale.
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