Cronaca

Cassino, scintille in piazza: Incitti si scontra con il vicesindaco Carlino alla manifestazione per le marocchinate

Cassino, città martire. Come dimenticare i terrificanti bombardamenti che rasero al suolo la città durante la Seconda Guerra Mondiale? Come dimenticare la furia dei “liberatori” che si avventarono con ferocia sulla popolazione civile?

Le “marocchinate” sono uno degli episodi più bui della storia italiana. Insieme alle Foibe, rappresentano uno degli scheletri nascosti negli armadi della sinistra italiana e delle forze Alleate che sconfissero il Nazifascismo. Decine di migliaia di donne e persino uomini e bambini furono violentati dalle truppe franco-arabe composte da algerini e marocchini Chi provò a ribellarsi o a difendere i propri familiari fu ucciso.

Fino al 1960 gli episodi di stupro furono tenuti quasi nascosti, come un segreto di cui ci si vergogna. Almeno fin quando Vittorio De Sica, non traspose questi tragici eventi nel film La Ciociara, interpretata da Sophia Loren.

Gioventù Nazionale, movimento giovanile ufficiale di Fratelli d’Italia, era oggi presente in piazza davanti al municipio, per manifetsrae pacificamente. Un minuto di raccoglimento davanti al Monumento dei Caduti e la deposizione di una corona d’alloro, in memoria delle vittime delle “marocchinate”. Intervenuti anche diversi esponenti politici come Gabriele Picano, Angela Abbatecola.

Tuttavia la solennità del momento è stata interrotta da un diverbio tra il Presidente di Gioventù Nazionale Fernando Incitti e il vicesindaco Francesco Carlino, la cui presenza è stata giudicata inopportuna. L’amministrazione di Cassino, ha infatti avuto la bella idea di illuminare Rocca Janula di blu per “ricordare” i Goumiers francesi. Ovvero proprio coloro che commisero gli stupri.

”L’amministrazione comunale di Cassino dovrebbe vergognarsi ‐ ha dichiarato Incitti ‐ quanto successo, oltre che gettare fango sul nostro territorio, dovrebbe spingere queste persone a dimettersi immediatamente”.
”Quella delle Marocchinate è una ferita ancora aperta per il nostro popolo ‐ ha concluso Incitti ‐ che ancora rivendica giustizia”

“Gli ho detto che quello che era successo era inaccettabile e vergognoso perché non si può rendere onore a chi ha stuprato e massacrato la nostra gente”-ha concluso il coordinatore.

Redazione

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