Tutto si rinnova, le automobili, la moda, perfino il linguaggio ed i modi per comunicare. Si rinnova la tv e si rinnovano treni, pullman e aerei, anche l’arredamento si rinnova e si rinnovano i tagli di capelli e le abitudini della gente.
Una vecchia abitudine era la lettera, la cartolina, da affrancare col giusto valore e da infilare nella magica cassetta delle lettere che ingoiava la nostra missiva e poi misteriosamente questa era recapitata al destinatario, dopo due, tre giorni o anche dopo una settimana.
Naturalmente non c’era nulla di magico e misterioso, e tutto era affidato ai giri di ritiro della posta del personale che convogliava tutto allo smistamento, dove poi ogni lettera veniva affidata al portalettere della zona per la sua consegna al destinatario.
L’avvento della posta elettronica (e-mail) che appunto sta a significare electronic mail ha mandato in pensione la stragrande maggioranza del traffico di lettere, cartoline che per anni hanno contraddistinto la necessità di comunicare in forma scritta.
Chi non ricorda le vecchie cassette per le lettere disseminate un po’ ovunque nelle città? Poi man mano che il tempo ha eroso il loro utilizzo a beneficio delle mail elettroniche, sono iniziate ad essere dismesse e ritirate dalle Poste. Un po’ come è accaduto per le cabine telefoniche, sostituite dal telefonino personale che tutti abbiamo in tasca.
In alcuni punti strategici delle città, alcune cassette per le lettere sono sopravvissute, ma giusto il minimo indispensabile, tanto per dire che ancora ci sono!
Oggi le vecchie cassette postali rosse, retaggio del lontano 1961 diventano smart e forniscono dati ai cittadini. Dotate di un display digitale informano sui dati ambientali, temperatura, umidità, polveri sottili, proprio come fossero delle centraline di rilevamento. Il display inoltre mostra anche le comunicazioni di Poste Italiane e delle Istituzioni territoriali.
Le prime cassette di nuova generazione sono comparse i primi di maggio a Milano.
Sono dotate di uno schermo a “e-link”, tipo quello che si trova sugli e-reader e oltre alle informazioni per i cittadini le nuove cassette sono dotate di sensori per il rilevamento della posta all’interno. Con questo accorgimento sono in grado di ottimizzare i giri di ritiro. Le cassette naturalmente sono resistenti alle condizioni atmosferiche e hanno vetro blindato a protezione del visore. Hanno un consumo bassissimo di energia, tanto che la batteria integrata dura per circa un anno.
In questa fase di “lancio”, dopo le prime istallazioni a Milano, è prevista la loro messa in opera anche per le città di Roma e Napoli. Nel 2022 le cassette elettroniche saranno 12 mila su tutto il territorio e andranno a sostituire le “vecchie”.
Per Roma sono state presentate le prime cassette coloratissime “Paint” e i primi 20 esemplari saranno posizionati nei vari punti della città. Una innovazione che fa da ponte tra la tradizione ed i nuovi modi per comunicare. Le nuove cassette postali sono rese uniche dalle opere di cinque street artist italiani e stranieri: Gojo, Pao, Amina Ferracini, Picnu, About Ponny.
Le cassette Paint saranno in sinergia con le SmartLetterBoxes con schermo che visualizzeranno le collezioni Paint.
Poste Italiane, oltre alle cassette di ultima generazione, provvederà anche nei piccoli Comuni all’istallazione delle nuove cassette, che saranno però prive di schermo (per i Comuni sotto i 5000 abitanti), ma con le medesime funzionalità.
Per queste ultime sarà possibile accedere ai dati rilevati, collegandosi al sito web: posteitaliane.it/piccolicomuni.
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