Oggi incontro dei rappresentanti degli enti locali del centrodestra. A Montecitorio, negli uffici dei gruppi della Lega, i leader della coalizione torneranno a vedersi dopo alcuni mesi. Sul tavolo per Salvini, Meloni e Tajani la questione delle candidature nelle principali città.
Roma e Milano
Le forze del centrodestra hanno raggiunto l’accordo per i Comuni sotto i 15 mila abitanti, ma il nodo su Roma e Milano non è ancora sciolto. A complicare le cose, la decisione di rinunciare a candidarsi di Bertolaso e di Albertini.
Roma. No da FI e Lega su Michetti
Lo scoglio più grande è Roma, Fratelli d’Italia propone ufficialmente Michetti l’opinionista di “Radio Radio”, un professore di Diritto e avvocato. Sul nome però non è d’accordo il forzista Gasparri, che ha già anticipato che Forza Italia non appoggerà candidati sconosciuti. Anche dalla Lega tuttavia la candidatura di Michetti non riscuote successo.
Un carosello di nomi
La lega ha intenzione di invitare Fratelli d’Italia a fare un nome. Si vuole evitare che la decisione si prolunghi ulteriormente.
Tra i nomi circolati in area centrodestra, anche quello di Nistri, l’ex Comandante Generale dei Carabinieri. Ma questa candidatura non sarebbe nelle corde di FdI.
Il leader del “Carroccio” ha fatto sapere che ha in mente almeno una decina di nomi e tra questi anche l’europarlamentare Rinaldi.
Copasir
Il groviglio delle candidature è reso farraginoso anche per la vicenda Copasir. FdI preme per far sì che il dimissionario Urso possa diventare presidente dopo il passo indietro del leghista Volpi. Il partito della Meloni crede che le altre forze politiche lo voteranno anche se dalla Lega non arrivasse il consenso. Sostiene inoltre che sia onere delle Presidenze delle Camere sciogliere il nodo della composizione del comitato.
Di diversa opinione è la Lega, che chiede le dimissioni di tutti i membri del Copasir. E propone in alternativa, La Russa o Ciriani, il capogruppo di FdI al Senato.
In seno alla vicenda ha espresso parere il capogruppo della Lega alla Camera, Molinari. “Dopo le dimissioni di Volpi e Arrigoni, è sempre più sorprendente che gli altri membri del Copasir siano ancora al loro posto”. Ha detto, aggiungendo che “Dovrebbero lasciare tutti l’incarico, così da azzerare il comitato e ricominciare con un nuovo assetto. Per la Lega, gli interessi dell’Italia valgono più di qualsiasi poltrona: per gli altri partiti?”.
Milano
La questione resta aperta anche per Milano. I nomi che starebbero circolando sono quelli del centrista Maurizio Lupi, dell’imprenditore Riccardo Ruggiero, l’ex ceo di Telecom Italia, e quello di Maurizio Dallocchio, il professore della Bocconi. Il centrodestra dice che si lavorerà per arrivare ad una sintesi.
C’è quindi la possibilità che si tratterà di un vertice più interlocutorio che risolutivo e che la fase successiva riguarderà l’avvio ai sondaggi sui nomi che saranno indicati.
Da “qualcuno” nella coalizione intanto arriva una riflessione che ammonisce su un problema reale: “intanto che si discute e il tempo passa, cresce il rischio che altri candidati non diano la loro disponibilità”.
L’analisi che risulta attualmente è quella di una spasmodica ricerca di una personalità di rilievo da “gettare a forza” nella mischia. Un preambolo che non lascia presagire aspettative favorevoli. Ma si sa che in queste situazioni la politica ed i suoi esiti, riservano sorprese. Almeno a volte…