L’ex sindaco Pd di Lodi, assolto dopo 5 anni dall’accusa di turbativa d’asta, commenta le scuse di Luigi Di Maio per la gogna mediatica nei giorni successivi al suo arresto. Accoglie le scuse del ministro e lui stesso dice che “ora è il momento di aprire una riflessione più ampia”. Volta pagina quindi Simone Uggetti e con eleganza ripaga l’altrettanto elegante gesto di Luigi Di Maio.
Precisa che è “contento della solidarietà” di Salvini, ma che vuole comunque le scuse del leader leghista. “Quel gesto è stato umiliante nei miei confronti”. E sottolinea: “Il mio caso deve essere l’occasione per avviare un processo di maturazione dei tre sistemi del nostro Paese: quello giudiziario, quello mediatico e quello politico.
Simone Uggetti esprime il suo auspicio in una politica più civile nel confronto. Che sappia adottare sistemi di tutela verso una reale giustizia. Ma spiega anche che è fondamentale una maggiore attenzione da parte dei media.
Uggetti conclude la parentesi su Renzi raccontando che quando lo rivide, tempo dopo, gli chiese come stesse e gli chiese del carcere. “Tutti pensano che sia il carcere il problema – spiega ancora Uggetti – ma il brutto arriva dopo. Glielo dissi: hai sbagliato sul caso Tempa Rossa e sulle dimissioni della ministra Guidi. Cambiò discorso”…
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