Arriva la “norma ponte” in Consiglio dei ministri, per l’assegno unico universale per le famiglie. Non sono previsti rinvii o slittamenti e quindi dal prossimo 1 luglio dovrebbe partire la misura.
La copertura dovrebbe riguardare solo alcune categorie come disoccupati e lavoratori autonomi. Dal 2022 l’assegno sarà esteso ad altre categorie. Con l’assegno unico per i figli (legge 46/2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.82 del 6-4-2021) vengono riordinate e semplificate, ma anche potenziate le misure a sostegno per i figli a carico.
Chi ne ha diritto
La misura spetta a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Le madri già dal settimo mese di gravidanza possono farne richiesta.
Una somma ridotta rispetto all’intero importo dell’assegno può essere accreditata direttamente ai ragazzi di età superiore ai 18 anni, se sono iscritti all’università, o se sono tirocinanti oppure iscritti ad un corso professionale. Sono beneficiari della misura anche tutti quei giovani che svolgono servizio civile oppure che hanno un’occupazione a basso reddito.
L’assegno
E’ un beneficio mensile per tutte le famiglie che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Accorperà le misure attualmente esistenti. Avrà un valore massimo fissato in 250 euro e andrà in base all’Isee. L’importo dell’assegno si compone di un valore fisso e di uno che varia sulla base del reddito che la famiglia produce complessivamente.