Il ddl Zan, il disegno di legge per l’omofobia, sta facendo alzare una levata di scudi, specialmente negli ambienti della destra e del centro-destra.
“Il ddl Zan è un argomento che ho visto ha portato a molti dibattiti, per quanto mi riguarda non condivido minimamente la proposta Zan in quanto ci sono leggi dove la violenza e già reato.”-ha dichiarato il politico Federico Proietti.
Difatti, come afferma Proietti, la legge non sarebbe utile, in quanto esiste già una legge per punire la discriminazione. Una legge ad hoc, invece rischierebbe di ribaltare la situazione e discriminare chi non può usufruirne.
“Ovviamente ognuno è libero di amare chiunque esso voglia, di condividere la sua vita la sua casa di fare l’amore con chi vuole.”-ha proseguito il politico bellegrano.
“Ritengo inoltre una barbarie l’utero in affitto e l’dea di bambini in vendita. Ed anche il fattore che alcune poesie vengano cancellate perché “discriminanti”.”
Le motivazioni
Proietti ha spiegato che, il 6 maggio è stata presentato alla camera il DDL ronzulli- salvini contro l’omofobia. Le differenze sono evidenti il Ddl Zan estende la tutela contro i crimini d’odio già prevista dalla Legge Mancino per le persone perseguitate sulla base di razza, religione e nazionalità a quelle perseguitate perché donne, disabili, lesbiche, bisessuali, gay o transgender. Invece il Ddl Ronzulli-Salvini lascia immutata la Legge Mancino e si limita a prevedere una circostanza aggravante per i reati comuni, se le vittime sono colpite «in ragione dell’origine etnica, credo religioso, nazionalità, sesso, orientamento sessuale, disabilità» o perché in condizione di elevata fragilità.