La pressione gioca brutti scherzi è fa dimenticare un comportamento consono all’occasione. Questo è quanto è capitato a Fabio Fognini che frustrato per il match si è rivolto a se stesso con un insulto omofobo, facendo poi le scuse sul web alla comunità Lgbt.
La lettura impietosa del labiale non ha lasciato dubbi: “Sei un frocio, sei un frocio!”. Con queste parole rivolte a lui stesso si è sfogato il campione nel corso dell’incontro col russo Medvedev.
Parole che hanno scatenato la bufera, tanto che Fognini ha voluto fare le scuse sul web con un post arcobaleno, per l’insulto omofobo. “Il caldo dà alla testa! Nel match di oggi ho usato un’espressione davvero stupida verso me stesso. Ovviamente non volevo offendere la sensibilità di nessuno. Amo la comunità LGBT e mi scuso per la sciocchezza che mi è uscita. Ora vado in branda perché a Tokyo è notte, vi abbraccio”.
Un brutto match per l’italiano 34enne, che lancia per due volte la racchetta e discute col giudice di sedia, Ramos, per una seconda di servizio di Medvedev non chiamata fuori. Sul campo Centrale dell’Ariake Tennis Park, Fognini ci ha messo tutta la grinta. E’ dovuto però capitolare in tre set sotto i colpi del russo, che ha chiuso dopo quasi due ore e mezza a 6-3 / 3-6 / 6-2.
Abbiamo la pessima abitudine ad usare dei termini in maniera impropria, traslandone il significato con accezioni che molte volte non rispecchiano il significato originale. Ci sono innumerevoli casi nel mondo dello sport, dello spettacolo, ma anche della politica, dove qualcuno per dar dello sciocco ad un altro è scivolato in questo errore suscitando reazioni.
Stavolta è successo a Fabio Fognini, e la cosa giusta era fare le scuse per un insulto che non solo è smaccatamente omofobo, ma soprattutto inopportuno.