Un provvedimento a dir poco coerente, ma anche necessario che andava istituito, e così Montecitorio si adegua al Green pass. Per ora però, per i deputati non si parla di vincolo per l’accesso a palazzo e per le votazioni, ma sono previsti una serie di varchi soggetti al passaporto verde.
Montecitorio si allinea al decreto del governo che entrerà in vigore il prossimo 6 agosto. Una delibera del Collegio dei Questori, sancisce la stretta. Per accedere a Palazzo e per l’Aula, non servirà il Green pass ma sarà richiesto per una serie di servizi.
Dove occorre la Certificazione verde
Per la sala delle conferenze stampa si dovrà essere muniti di Green pass e la stessa cosa vale per il ristorante della Camera.
I Questori e Roberto Fico, il presidente della Camera, hanno previsto nella delibera che si debba osservare l’esibizione del passaporto verde.
Oltre al ristorante ed alla Sala delle Conferenze “la regola” è applicata anche per la partecipazione a convegni, iniziative culturali o istituzionali che siano tenute nelle sedi della Camera. Anche gli accessi all’Archivio Storico della Camera o alla biblioteca “Nilde Jotti”, saranno sottoposti al controllo.
La regola vale pure per i candidati ai concorsi presso gli uffici delle sedi della Camera, alla prova d’esame si dovrà essere muniti di certificazione.
La misura forse estesa all’Aula della Camera
Secondo alcune fonti di Palazzo Madama ci potrebbe essere la possibilità che il dispositivo arrivi anche alla “Camera Alta”. Su questo punto è attesa una decisione dei Questori tra mercoledì e giovedì.
Soddisfazione di Fico
Roberto Fico si dice soddisfatto del provvedimento e commenta con un plauso all’iniziativa, con un post sui social.
“I deputati rispettano le regole che valgono per tutti, come è sempre stato durante la mia Presidenza”, scrive il presidente della Camera.