Poly Network, una società specializzata in trasferimenti di criptovalute ha subito un furto record. Gli esperti valutano il colpo in 600 milioni di dollari, il più grande mai accaduto in questo settore.
Secondo i calcoli del ricercatore di cybersecurity ed esperto di Ethereum, Mudit Gupta (nella foto), il furto di token da Ethereum, BinanceChain e OxPolygon ammonta a circa 600 milioni di dollari.
La società pensa di scrivere su Twitter all’autore del furto, non si sa bene cosa spera di ottenere. Forse un ravvedimento tipo Paolo folgorato sulla via di Damasco, anche se appare più un atto disperato a mo’ di sfogo.
La Poly Network scrive: “Caro hacker (…) vogliamo metterci in contatto con te ed esortarti a restituire i beni che hai violato“.
Nel messaggio “gli” spiegano…
“La quantità di denaro che avete violato è la più grande nella storia della finanza decentralizzata. Questo denaro proviene da decine di migliaia di membri della comunità di criptovalute”.
La società che ha accusato il colpo tenta di far pressione evidentemente sulla coscienza e sulla moralità dell’hacker. Un sistema che potrebbe anche funzionare, chi può dirlo?
Sul profilo Twitter, la Poly Network ha pubblicato pure gli indirizzi utilizzati dagli hacker, con l’invito ai possessori di portafogli di criptovalute di tenerne conto.
Dal rapporto di CipherTrace si legge che nel primo quadrimestre di quest’anno i furti di criptovalute, gli hackeraggi e le frodi hanno raggiunto in totale 432 milioni di dollari. La società spiega che “gli hack nella finanza decentralizzata rappresentano più del 60% del volume totale dei furti”.