Dal 13 settembre vige l’obbligo del vaccino anti-Covid per entrare alla Borsa di Wall Street a New York. Il regno degli scambi borsistici (roba da ricchi), è chiuso per chi non ha compiuto il ciclo completo della vaccinazione, e non sono ammesse proteste o mozioni No-vax.
E’ un passo importante la decisione annunciata dalla stessa NYSE (New York Stock Exchange), perché sancisce indirettamente il Si al vaccino. Implicitamente inoltre, lancia un messaggio agli oppositori.
Wall Street anticipa anche che verrà ampliato il numero di tamponi a campione, a coloro che lavorano e frequentano la sede. La verifica riguarda anche gli immunizzati.
In maniera decisa, il “centro strategico del denaro” dove opera il vero potere mondiale, adotta una misura intransigente in merito alla vaccinazione contro il Covid-19. Secondo alcuni è singolare l’assenza di rimostranze da parte di chi, visto il potere che detiene, potrebbe opporre resistenza a questa disposizione. Cosa si evince da ciò? Probabilmente che le ragioni, vere o presunte, sostenute da alcuni contro quella che definiscono pittorescamente “dittatura sanitaria“, forse andrebbero rivedute.
Cosa se non il potere, il denaro, l’influenza sulla politica, – sottolineano questi osservatori – ha la possibilità di veicolare decisioni ed eventi? Se tutto tace, allora significa una cosa sola: proteste e mozioni no-vax sono roba per persone ordinarie, distrazioni di massa, fumo negli occhi, strumentazioni politiche, e non certo roba da ricchi. E pensare che noi ci scaldiamo tanto per il Green pass…
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