Salute e Benessere

Associazioni contro il Biodigestore a Frosinone chiedono trasparenza alla Asl

L’incontro

Il 13 agosto scorso i delegati di alcune Associazioni e Comitati hanno avuto un incontro col Direttore del Dipartimento di Prevenzione, dottor Giancarlo Pizzutelli e col Responsabile dell’UOC SISP della asl di Frosinone, dottor Giuseppe Di Luzio.
Le Associazioni rappresentate erano: il Comitato Genitori No Inquinamento Valle del Sacco; il Comitato No Biodigestori Frosinone – Valle del Sacco; il Comitato Residenti Colleferro e il Gruppo Consiliare Frosinone Indipendente.

Perché l’assenza della Asl

I delegati hanno avanzato l’interrogativo sulla mancata presenza della Asl di Frosinone in Regione, e ne hanno chiesto la ragione. I rappresentanti delle Associazioni hanno inoltre chiesto lumi sull’assenza di un qualunque parere scritto.
Ha risposto in rappresentanza della Asl il dottor Giuseppe Di Luzio, spiegando che si è scelta la strada amministrativa del silenzio-assenso, che di fatto esprime ed equivale ad un parere favorevole all’impianto in oggetto.

Evidenze che sconsigliano l’attuazione

Nel corso della seduta i delegati hanno prodotto le risultanze degli studi sulla situazione sanitaria ed ambientale della Valle del Sacco, che rendono incompatibile l’istallazione di un impianto di biodigestione. L’impianto dovrebbe trattare 50.000 tonnellate l’anno di FORSU, (frazione organica del rifiuto solido urbano). Una quantità pari a oltre 10 volte lo smaltimento del territorio del Comune di Frosinone, che è d circa 4.000 tonnellate all’anno.

Hanno sottolineato i rappresentanti che non dovrà ripetersi quello che è purtroppo accaduto per il biodigestore di Anagni che si trova a trattare 84 mila tonnellate annue, contro l’ordinaria mole Anagnina che è di 2.000 tonnellate. In quel caso il via alla realizzazione dell’impianto avvenne senza parere espresso dalla Asl di Frosinone.

Chiarezza di parere e di intenti

La richiesta a questo punto è che la Asl presenzi la terza (e ultima) conferenza dei servizi, e che produca parere scritto. Questo nella logica della trasparenza. Ma i rappresentanti hanno fatta un’ulteriore richiesta all’Azienda Sanitaria di Frosinone, anzi hanno sollecitato la richiesta in Regione dell’avvio della VIIAS (Valutazione Integrata di Impatto Ambientale. Con questo si avrà la valutazione dell’impatto cumulativo a tutela del danno alla salute da eventuale ulteriore inquinamento, nel rispetto del principio di precauzione in un territorio già SIN, (Sito di Interesse Nazionale).

Il prossimo incontro è indicato per i primi giorni di settembre. In quella sede i delegati avranno modo di accertare se siano state assolte le richieste avanzate. Viene altresì precisato che sebbene l’eventuale No della Asl non sia vincolante in seno alla decisione, risulta esserlo però per indurre al No anche la Regione, giacché la Asl opera per la tutela della salute dei cittadini.

Foto del sito web Retisolidali.it

Redazione

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