Facebook. Sembrerebbe una burla, ma il colosso dei social network colpisce ancora e lo fa nei confronti di innocui erboristi.
Amanti dell’orto, cultori delle erbe spontanee mangerecce. Tutti coloro che nominano l’innominabile ortaggio vengono bloccati o addirittura bannati in via definitiva.
Ad essere cancellati infatti, tutti i post che riportano la parola “finocchio”, che sebbene venga usata in maniera dispregiativa in alcune situazioni, non è il caso di costoro.
In questi gruppi, viene semplicemente nominato l’ortaggio. Ma l’algoritmo È stupido, chi lo ha programmato incapace. Non riesce cogliere la differenza tra l’ortaggio e un insulto omofobo.
Così riporta il post di avviso da parte dell’amministratore del gruppo “erbe spontanee mangerecce”:
Salve rifaccio il post con un altro account, perchè non vorrei che dopo facebook silenziassse anche me, l’algoritmo è capace di leggere i testi da foto. cancello il precedente.
Salve purtroppo l’algoritmo lgbt di facebook colpisce ancora i nostri utenti. Non è la prima volta e non sarà l’ultima.
Io personalmente quella parola non la uso mai, meglio usare foeniculum.
Abbiamo una bella raccolta di utenti silenziati per aver usato quella parola. Ho sempre contestato questa decisione inviando a facebook un feedback e spiegando che è un ortaggio non un’offesa verso qualcuno.
Ma facebook non ci sente e continua a silenziare chi usa quella parola.
Che ci volete fare?
Una volta ci ha eliminato il post di un fiore dicendo che conteneva immagini pornografiche.
Se non ci fosse da ridere, ci sarebbe da piangere.
Mi spiace per gli utenti silenziati, ma più che inviare un feedback dicendo che si sono sbagliati non possiamo fare altro.
Una situazione che ha dell’assurdo, ma non stupisce, visto che alcuni hanno addirittura chiamato in tribunale Facebook per questa immotivata censura.
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