Tutto sarebbe pronto
Sarebbe fissata per sabato pomeriggio la parata dell’orgoglio omosessuale del Pride di Catania che quest’anno in onore dell’appena scomparsa Raffaella Carrà, si chiamerà “Rumore”. Il condizionale è d’obbligo viste le premesse e considerata la rosa delle possibili difficoltà.
Gli organizzatori infatti temono che a causa della norme anti-contagio, la manifestazione potrebbe essere snaturata e quindi costretta alla cancellazione.
Location in sicurezza ma senza troppi vincoli
Il Pride in questa occasione, su decisione dell’organizzazione, avrebbe accantonato per motivi di sicurezza sanitaria la sfilata del corteo nel centro storico della città. Richiesta infatti l’autorizzazione a manifestare all’aperto, nella zona del lungomare che viene da anni utilizzata (anche dal Comune) per le manifestazioni all’aperto.
Il Pride si svolgerebbe secondo la regola della distanza sociale e con l’uso della mascherina. Il nodo è invece sul numero dei partecipanti che potrebbe essere vincolato dalla Digos o dai controlli sul Green pass. Il comitato organizzatore dice di non poter dare delle garanzie, “non siamo Forze dell’ordine” spiegano, e “il Pride non è uno spettacolo, ma è invece una manifestazione politica pacifica, colorata, condotta con gioia”. Precisano inoltre che si è pianificato tutto proprio per evitare assembramenti, il corteo sarebbe distribuito in due chilometri e mezzo di percorso e naturalmente con tutti gli accorgimenti per la sicurezza sanitaria.
Noi lo diciamo prima…
Il presidente dei Arci Gay Catania, Armando Caravini, stamani in conferenza stampa ha letto la lettera aperta trasmessa al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, che si riunirà domani. Caravini ha dichiarato di non volere che il Pride venga stravolto al punto di dover scegliere di rinunciarvi, ma se così dovesse andare, dice, è giusto che si sappia che la responsabilità è delle istituzioni locali.
Il Catania Pride non si tiene dal 2019. La richiesta degli organizzatori è che la Prefettura non emetta prescrizioni perché ne sarebbe alterata la natura e compromesso lo stesso svolgimento. Chiedono quindi al prefetto, al questore, al sindaco, per evitare di “mandare a monte” la manifestazione, di permettere che lo svolgimento avvenga con le modalità che ad essa attengono. Ribadiscono poi il fatto che il Pride non è uno spettacolo o un evento privato al quale gli ingressi possono essere controllati e numericamente prestabiliti.
Le richieste sono poi per l’utilizzo per sabato dalle 17 alle 21 di Piazzale Nettuno, compreso anche il tratto del lungomare pedonalizzato, così da poter evitare assembramenti.
Il programma
In una nota informativa si rende noto che il Catania Pride “Rumore” ospiterà dibattiti sui temi Lgbtq, confronti sulla famiglia e letture. Per venerdì è invece previsto alle ore 21 lo spettacolo “Sovranity Drag Beauty” in omaggio a Raffaella Carrà.