Il dovere ma pure il piacere, e quando il piacere è troppo forte il dovere si va a far benedire. Proprio come nel caso dell’autista di ambulanza che di professione salva le persone e per diletto spara ad altri esseri viventi.
Un 53enne di Subiaco è stato colto con le mani nella marmellata. A dire il vero, con le mani sul fucile e col certificato di malattia in tasca.
Le cronache hanno preso l’abitudine di definire “furbetti” questi disonesti che dichiarano di essere malati, non si recano a lavorare e vanno invece a farsi i fatti loro. Un malcostume che alcuni adottano beatamente alla faccia dell’Inps che tanto eroga il pagamento.
L’autista del 118 ha fatto lo stesso. Per tutta la stagione venatoria inviava i certificati di malattia il giovedì, e poi trascorreva il suo tempo fino a domenica a sparare tra i boschi.
Tutte le belle cose però, prima o poi finiscono. Il prode autista con stivali e mimetica e fucile a tracolla è stato pizzicato dalla Forestale di Arsoli. Indagini accurate dei militari hanno dimostrato l’attività illecita dell’uomo. E’ scattata così la denuncia per truffa aggravata, e ora dovrà risponderne anche evidentemente sotto il profilo economico.
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