Trevi nel Lazio. Non c’è pace per i cittadini della città nella Alta Valle dell’Aniene. Dopo i numerosi disagi vissuti a causa dell’introduzione della raccolta differenziata, dove diversi cittadini ancora aspettano da quasi due mesi i raccoglitori, una nuova bufera si abbatte sulla raccolta dei rifiuti ingombranti.
La raccolta annullata
Partendo dal fatto che una raccolta si sarebbe dovuta tenere il 4 di settembre, annullata all’improvviso e spostata al 11 di settembre. Questo ha generato difficoltà per chi si era organizzato per la prima data, specialmente tra i villeggianti di seconde case degli Altipiani di Arcinazzo. Molti di loro inconsapevoli che la raccolta fosse stata spostata, hanno abbandonato in piazza Simon Bolivar un enorme mole di rifiuti ingombranti, che ancora campeggiano in attesa di essere tolti da una settimana.
Uno spettacolo disumano, un pugno nell’occhio per una località turistica che soffre anche a causa del randagismo e della carenza di servizi.
Il balzello
Ma quello che ha fatto più arrabbiare cittadini e villeggianti, la decisione di introdurre un tariffario per ogni rifiuto ingombrante, escludendo addirittura i mobili poiché considerati rifiuti speciali. Di contro, vengono invece ritirati gli pneumatici al “modico” costo di €6 cadauno.€22 per un elettrodomestico come una lavatrice, ma ben €26 per un materasso. 0.90, cent al kg per materiali ferrosi, e qui ci sarebbe addirittura da ridere, poiché portandoli da un ferrovecchi si viene pagati, non bisogna pagare.
Comunicato di risposta alle polemiche
A seguito delle numerose polemiche che si sono scatenate sui social, il comune ha dovuto anche diramare un comunicato. Scritto nel quale cercava di giustificare questa scelta, venendo comunque contestato nei commenti sulla loro pagina Facebook. Diversi cittadini hanno accusato il comune di far pagare già una Tari molto alta, e altri hanno fatto presente che su molti altri comuni, il ritiro ingombranti è compreso nella tassa. Addirittura, la stessa ditta che opera anche a Subiaco, in quel comune farebbe il ritiro gratuito o meglio compreso nella tassa.
In campagna elettorale, sarebbe stata sbandierata la possibilità di diminuire la Tari grazie all’introduzione della raccolta differenziata. Invece, non solo la tassa avrebbe avuto un aumento, ma con questa nuova scelta, si vanno ad aggiungere costi per il cittadino. Senza contare che la macchina degli incivili già si sta muovendo, per abbandonare rifiuti nei boschi o nelle strade, piuttosto che pagare.
Per correttezza riportiamo il link dov’è possibile leggere il comunicato di risposta del comune: