ASTRAL (Azienda STRAde Lazio), società gestita dalla Regione Lazio, aveva inoltrato una lettera ad alcuni comuni per rimarcare il pericolo di bovini ed equini vaganti.
Una polemica che va avanti da anni invano Ultimamente però sindaco di Arcinazzo Romano ha richiesto un intervento concreto alle autorità.
Nella lettera inviata per PEC, ai comuni di Arcinazzo Romano, Affile, Filettino, Trevi nel Lazio, Piglio e Vico nel Lazio, si fa presente come il pericolo causato dagli animali sia costante e ripetuto. La lettera risale al 2020, ma ad oggi niente sembra essersi risolto.
Il rischio di incidenti è concreto, specialmente in inverno quando la strada ghiacciata non permette frenate brusche, il buio viene prima. Non solo fisicamente costituiscono un pericolo gli animali, ma anche le deiezioni causa di intralcio per cicli e motocicli.
Astral rammentava che la zona è a carattere fortemente agricolo zootecnico. Ma gli allevatori sono comunque tenuti a custodire le bestie in un’area recintata. Qualora gli animali sfuggissero al controllo i comuni sono tenuti al recupero con addebito all’allevatore. Laddove non sia possibile identificare l’animale con il cartellino, la responsabilità ricade sul sindaco.
Ecco uno dei motivi per cui fin da subito i sindaci di questi comuni si devono impegnare nel controllo massivo di tutti i capi di bestiame. Controllare che siano in regola e mettere fine al pascolo selvaggio una volta per tutte.
Una situazione di anarchia che in passato ha generato anche gravi incidenti, lasciando addirittura tetraplegica una persona.
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