L’Istituto comprensivo “Ottaviano Bottini” è ormai da anni interessato da cantieri.
L’edificio scolastico dal 1954 è stato più volte interessato ai lavori di ampliamento e di ristrutturazione che si può dire, fanno parte dell’arredo urbano.
La “fabbrica di San Pietro”, così coniato l’edificio scolastico di Piglio dai bontemponi pigliesi, è stata più volte al centro delle polemiche. Sin dalla nascita per la sua struttura rettangolare posizionata in una zona a forma a ferro di cavallo come è la configurazione panoramica di Piglio.
Dopo la costruzione del primo lotto (foto 1) su un terreno denominato “Le Pastena” (foto 2) a confine con il Fosso della Fossa, è succeduto l’ampliamento dell’edificio con una struttura in cemento armato. Essa è servita nel 1996 ad accorpare anche i plessi di San Giovanni e le aule di emergenza dislocate sotto il Palazzo Comunale.
L’edificio negli anni successivi, è stato interessato al consolidamento delle mura perimetrali. Delle tinteggiature delle facciate e al rifacimento dei tetti del primo lotto in muratura.
Ora è interessato il secondo lotto del 1990 per i lavori dell’adeguamento sismico. Lavori all’impianto antincendio, della messa a norma dell’impianto elettrico (eliminazione del rischio di folgorazione). L’eliminazione dei rischi di caduta di elementi dall’alto, tramite la sistemazione di tutti i cornicioni della copertura e l’eliminazione delle barriere architettoniche attraverso l’inserimento di un ascensore.
Il contributo della Regione Lazio che ammonta ad Euro 1.452.091,19 –ha sottolineato il Sindaco Mario Felli- è per rendere più sicuro ed efficiente il nostro edificio scolastico, con struttura in cemento armato e muratura di tamponamento esterno in mattoni in laterizio, e gli interventi di adeguamento elimineranno tutte le carenze presenti, comprese le barriere architettoniche, rendendo così più vivibile l’ambiente scolastico, con un aumento di aule, di servizi igienici, ripostigli e locali deposito e con maggiore fiducia per la sicurezza e benessere dei nostri studenti”.
Anche quest’anno, pertanto, come è stato negli anni passati, alunni e Docenti dovranno “convivere” come sempre con i lavori. E dovranno sopportare gli stessi disagi degli anni passati.
Giorgio Alessandro Pacetti