Cronaca

Piglio, un ulivo per la pace

 

PIGLIO: Un alberello di ulivo per la pace.

 

Al termine della celebrazione della Santa Messa in onore del Serafico S. Francesco, alla presenza di P Angelo Di Giorgio, del diacono frate Lazzaro, delle sorelle del Terzo Ordine Francescano della Fraternità “B. Andrea Conti” e di molti fedeli, è stato messo a dimora un alberello di ulivo, offerto da Mario Tufi, lungo il viale che conduce alla cappellina del Sacro Cuore dove è sepolto il venerabile P. Quirico Pignalberi che, come San Francesco, esempio altissimo di portatore di pace fu “Messaggero di riconciliazione” nella cittadina di Trevi nel Lazio nell’anno 1945.

 

Questa iniziativa voluta espressamente da P. Angelo ha voluto richiamare i fedeli alla venerazione e soprattutto all’imitazione del Poverello di Assisi: uomo di preghiera e di penitenza, umile e povero, fratello di tutte le creature animate e non, cantore instancabile delle lodi all’Altissimo, devotissimo alla Madre Celeste, animato da un ardore così profondo di seguire il Vangelo per avvicinarsi a Gesù “Povero e Crocifisso” che fu degno di portare le piaghe della crocifissione nella carne e nello spirito in “perfetta letizia”.

 

Le celebrazioni dedicate a San Francesco hanno avuto luogo nella chiesa di San Lorenzo con un triduo nei giorni 1-2-3 alle ore 17,00 con la recita del Santo Rosario e con una Santa Messa, officiata da P. Angelo Di Giorgio e dal diacono frate Lazzaro.

 

I solenni festeggiamenti religiosi si sono conclusi Lunedì 4 Ottobre alle ore 17,00 e durante la Messa si è solennemente ricordato il Transito di San Francesco alla presenza delle fraternità di Piglio, Paliano e di Anagni.

 

E’ seguita un’agape fraterna offerta dalle della fraternità O.F.S. “Beato Andrea Conti di Piglio”.

 

Il convento secondo le tradizioni e le cronache dell’epoca risulta fondato dallo stesso San Francesco, mentre l’attuale chiesa ellittica annessa al convento venne edificata sulle fondazioni di un’altra chiesa a forma rettangolare.

 

Il cenobio di San Lorenzo affonda le sue radici nel XIII secolo.

 

Le prime citazioni di Piglio in un contesto di storia serafica, ci vengono dalle illustri penne di Tommaso da Celano e di Bonaventura da Bagnoregio.

 

Il passaggio di San Francesco a Piglio, non passò inosservato alla comunità pigliese che volle dare trenta quattro anni fa una dimostrazione concreta di fede durante i festeggiamenti in onore del Beato Andrea Conti del 1982, installando una croce lungo la strada che conduce al convento di San Lorenzo.

 

La croce venne benedetta nella chiesa Santa Maria Assunta, dal padre Bonaventura De Angelis e portata in processione dai componenti delle confraternite della Madonna delle Rose e dell’Oratorio durante il corteo cittadino che si mosse dalla Collegiata fino al convento francescano di San Lorenzo.

 

Giorgio Alessandro Pacetti

 

 

Redazione

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