Se i pendolari delle linee ferroviarie Roma- Napoli via Formia e Roma-Nettuno piangono non di certo quelli della Roma-Cassino ridono e chiedono che si apra un’inchiesta su una gestione così carente del servizio pubblico.
Ormai prendere i mezzi pubblici significa imbarcarsi in un’avventura senza fine.
Non c’è giorno che nell’ambito del trasporto Regionale Laziale non avvengano situazioni incresciose con cause ed effetti sommamente deleteri.
21 Aprile 2021: Guasto ad un treno tra Colle Mattia e Zagarolo: traffico ferroviario fermo tra Roma e Cassino. Ritardi fino a 70 minuti e diversi treni cancellati.
05 Ottobre 2021: Maltempo, linee Roma-Napoli e Roma-Nettuno: sospesa circolazione ferroviaria prevista riattivazione per venerdì 8 ottobre 2021.
06 Ottobre 2021: Roma-Cassino tratta ferroviaria in tilt, ritardi a non finire.
Le conseguenze di questa situazione paradossale gravano pesantemente sulle spalle delle migliaia e migliaia di lavoratori che quotidianamente si servono dei treni per raggiungere il posto di lavoro e per ritornare al luogo di residenza.
E’ necessario un drastico cambiamento di rotta per evitare che lo stato di fibrillazione dei pendolari del Lazio sfoci in manifestazioni violente.
I pendolari confidano ancora una volta con l’Assessore ai Trasporti Regionali, Mauro Alessandri sperando che almeno Lui dia una sterzata positiva all’intero trasporto Regionale.
Gli obiettivi dovranno essere valutati dal “cliente”, e che dovranno essere assunti dalla Direzione Regionale Lazio con la Carta dei Servizi che è stata elaborata dalla Regione, da Trenitalia e dai Comitati Pendolari.
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Giorgio Alessandro Pacetti ex Presidente della Consulta dei Comitati pendolari del Lazio
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