Trieste. I portuali della città marittima sono in fermento contro l’obbligo del Green Pass. Sono molte le associazioni e le forze politiche che si sono schierate con loro.

Tra queste CasaPound, nota per il simbolo che ricorda una testuggine. La sezione di Anagni coordinata da Valeriano Tasca ha aderito alle iniziative delle altre sezioni italiane.

Sono stati affissi striscioni a sostegno dei portuali e comunque contro l’obbligo della certificazione verde.

Inoltre è stato diramato un comunicato:

 

Green Pass, CasaPound sostiene i portuali: “battaglia per i diritti di tutti i lavoratori”
Anagni, 15 ottobre – Decine gli striscioni affissi da CasaPound nelle principali città italiane a sostegno dello sciopero dei portuali. Da Trieste si sta estendendo a tutta Italia.

Chiaro il messaggio: “Dal 1954 porto, faro, orgoglio italiano. Tutta Italia come Trieste. #nogreenpass”.

“Il Governo si è illuso di poter limitare i diritti dei lavoratori senza colpo ferire e ora ne paga le conseguenze. Da Trieste lo sciopero dei portuali si sta diffondendo a macchia d’olio ad altri porti e soprattutto ad altri settori. Non saranno certo patetiche concessioni a fermare la rabbia dei lavoratori italiani.

Ci troviamo di fronte a una situazione completamente surreale. Chiunque osi opporsi a provvedimenti palesemente inadeguati, viene additato come un nemico del popolo, dagli stessi squallidi personaggi che fino a ieri, si sono indignati per l’assalto alla sede della CGIL, cianciando di diritti dei lavoratori. Ci chiediamo con che faccia ora chiedono licenziamenti e multe per i lavoratori che protestano rivendicando un loro diritto.

Il sostegno di CasaPound va ovviamente a chi in questi giorni mette a rischio la propria sicurezza economica e lavorativa per una battaglia. Quella contro il green pass, che è di tutti e per tutti: il nostro non è e non sarà mai un popolo di manovrabili burattini”.