Il processo sarebbe dovuto iniziare prima ma in seguito al rinvio è slittato alla data di domani, sabato 23 ottobre 2021. Sotto accusa è l’ex ministro Matteo Salvini. A lui sono contestati i reati di sequestro di persona e abuso di atti d’ufficio in concorso.
All’epoca che il leader leghista guidava il Viminale, aveva instaurato la politica dei porti chiusi. Con la vicenda Open Arms, Salvini finì nell’occhio del ciclone per aver impedito di scendere a terra agli occupanti della ONG. La vicenda venne consumata in tutte le salse e se ne continuò a parlare per mesi.
Salvini ha sempre invocato la ragione per il fatto che stesse facendo il suo lavoro ed ha sempre rigettato le accuse, spiegando anzi, che tutto il governo era consapevole degli atti che si stavano compiendo.
La sua legale, Giulia Bongiorno è fiduciosa che il tribunale ne riconoscerà l’innocenza.
Tra i testimoni ci sono anche l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e Open Arms. La ONG ha inoltre chiesto la testimonianza del noto attore Richard Gere, che in quei giorni era a bordo per portare aiuto ai migranti.
La previsione è quella di un processo lungo, che durerà diversi mesi. Matteo Salvini, se dovesse essere giudicato colpevole rischierebbe un pena detentiva fino a 15 anni.