Voleva forse divertirsi, il turista col drone, un divertimento malato, perché spaventare un animale senza ragione solo per il gusto di farlo, non si può giudicare normale. Il pastore lo aveva anche ammonito di smetterla di disturbare gli animali col suo apparecchio.
Alla fine le pecore spaventate finiscono col cadere in un burrone e 14 restano uccise (e c’è da immaginare che altre si saranno ferite). A questo punto il pastore infuriato prende il drone e lo distrugge per la comprensibile rabbia.
Morale: viene denunciato dal turista e finisce in tribunale, dovrà affrontare l’udienza il prossimo primo novembre. Il fatto è accaduto sui pascoli dell’Alpe d’Huez, in Francia e risale all’11 agosto anche se il risvolto giudiziario è arrivato adesso.
Intanto al pastore è già stata comminata una multa di 400 euro per aver distrutto il drone. Naturalmente lui ha sporto denuncia a sua volta per la perdita del bestiame. Ora spetterà al giudice stabilire le ragioni e comprendere a fondo le connotazioni della vicenda.
Prescindendo da questo eccesso che appare veramente estremo, le autorità comunali delle località sull’Alpe d’Huez chiedono la regolamentazione sull’utilizzo dei droni nell’area per tutelare la pastorizia, già disturbata dalle presenze turistiche.
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