Sequestrati dai carabinieri del Nas, su richiesta della procura di Roma, nove Green pass falsi. Tra questi ci sarebbe anche quello del comico Pippo Franco che risulta indagato per il reato di falso.
L’operazione è la conseguenza della perquisizione delle scorse settimane nello studio di un medico di base nella zona di Colli Albani. Da quanto risulta dagli inquirenti, il professionista avrebbe rilasciato falsa documentazione ad almeno una decina di persone, ma l’investigazione continua e sono in corso altri accertamenti.
Dalle indagini è emerso che al momento della somministrazione del vaccino, alcuni degli indagati non erano nemmeno a Roma. Altri avrebbero ricevuto il siero in data successiva a quella del certificato vaccinale.
E’ inoltre evidenziato che i falsi certificati verdi siano stati usati per accedere dove richiesti. Gli agenti in fase istruttoria avevano acquisito, ricette, elenchi di pazienti e documentazioni sanitarie.
Su Pippo Franco era scoppiato il caso proprio nel corso della campagna elettorale che vedeva l’artista candidato nel centrodestra. Il comico ha comunque ottenuto pochissimi voti. Nelle interviste rispondeva che preferiva non rispondere e che lui aveva il Green pass. L’attore aveva anche pubblicato sul suo profilo Instagram una sua foto nello studio del medico indagato, con la didascalia che diceva che sebbene fosse scettico era vaccinato.
L’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha dichiarato di aver chiesto alla Asl di operare le verifiche sul medico di base odontoiatra coinvolto nella vicenda. D’Amato ha detto che si augura che il professionista dimostri la sua estraneità ai fatti contestati, ma se così non fosse sarà avviato il procedimento di sospensione con deferimento all’Ordine dei medici.