Cronaca

Trasporti, potenziamento per la linea Sora-Roccasecca-Avezzano

La linea ferroviaria Sora-Roccasecca-Avezzano verrà potenziata.
Questa è la buona notizia ai tanti pendolari e studenti che utilizzano la linea ferroviaria Sora-Roccasecca-Avezzano:
la ferrovia non verrà soppressa come era stato detto dai vertici dell’Ente Ferroviario nell’anno 2015 bensì potenziata e per rilanciarla la società del Gruppo FS Italiane ha aggiudicato, per un importo di circa 500 milioni di euro (con un ribasso del 4,5%), la gara d’appalto per la progettazione e la realizzazione del sistema Ertms (che sta per European rail transport management system), il più evoluto sistema per la supervisione della marcia dei treni, per 80 chilometri della linea.
Fin qui la buona notizia.
Giorgio Alessandro Pacetti ex Presidente della Consulta dei Comitati Pendolari del Lazio fa una cronistoria di questa linea ferroviaria Sora-Roccasecca Avezzano molto importante agli studenti universitari ciociari per raggiungere l’Ateneo dell’Aquila specialmente nel periodo invernale.
Pacetti faveva presente che nel 2003 presso la Biblioteca comunale della città di Sora, si era tenuto un convegno dal tema-“Avviciniamo l’Ateneo, colleghiamo Sora con L’Aquila”-, organizzato dalla Sinistra Giovanile e dai Democratici di Sinistra per risolvere il disagio vissuto quotidianamente da oltre 500 studenti ciociari per raggiungere dalla Ciociaria l’Ateneo Abruzzese.
Al Convegno avevano partecipato anche i Consiglieri Regionali DS del Lazio e dell’Abruzzo, (De Angelis, Pezzopane, Fina, Massimiliani, Ganino e Urbano).
Nel mese di Agosto 2002 il Consiglio Regionale del Lazio aveva approvato una mozione per la “Istituzione di una linea di trasporto pubblico su gomma Frosinone-Sora-L’Aquila”, presentata in aula da Romolo Rea e successivamente sottoscritta da tutti i capogruppi consiliari.
Tale mozione, per la storia, era stata presentata all’Assessore ai Trasporti Francesco Aracri, già nel Giugno 2001, sollecitato più volte dal Rea, ad intervenire con urgenza per risolvere il problema dei disservizi ferroviari di quella tratta.
Contro la nascita di questo servizio su gomma aveva preso posizione l’associazione del locale circolo di Legambiente che riteneva invece più opportuno procedere al potenziamento della tratta ferroviaria che collega Sora con Avezzano.
In un momento in cui l’inquinamento aveva già raggiunto nel 2002 livelli di guardia, istituire nuove linee su gomma era pura follia, aveva detto Pacetti.
Anche perché l’ottica dell’Assessore Francesco Aracri era tutta puntata sulla cura del ferro anche perché Aracri aveva siglato un accordo con le Organizzazioni Sindacali in merito al futuro delle ferrovie regionali in vista della privatizzazione che doveva partire dal 1 Gennaio 2004; da questa data, le ferrovie regionali dovevano, secondo Aracri, essere gestite, tramite una gara europea, aperta a tutte le società pubbliche o private, a lotto unico, evitando così che le diverse tratte potessero essere affidate a diversi gestori e magari a differenti tariffe.
Come al solito questa gara europea era rimasta nel cassetto dell’Assessore Regionale ed è stata cestinata successivamente dagli altri Assessori Regionali, per cui il sistema dei trasporti attualmente presenta una poco funzionalità e, per certi casi, inutile sovrapposizione fra autobus e treno.
Una reale integrazione dei due sistemi avrebbe invece comportato sostanziali benefici all’ambiente (meno traffico, meno inquinamento) oltre che alla qualità della vita dei singoli passeggeri e pendolari del Lazio.
Il treno rispetto al pullman presenta più vantaggi: è più sicuro, più comodo, è meno inquinante.
Le risorse umane e i mezzi COTRAL dovevano essere impiegati più proficuamente per collegare i centri minori con quelli maggiori non aventi stazioni ferroviarie sulle varie direttrici FM1-FM2-FM3-FM4-FM5-FM6-FM7 e questi ultimi con le stazioni ferroviarie in coincidenza dell’arrivo e della partenza dei treni ciò avrebbe comportato un miglioramento della qualità della vita (più spazio per il tempo libero e la famiglia, protezione delle radici culturali e delle tradizioni, difesa della salute dei cittadini da polveri, smog, stress), e la salvaguardia dell’ambiente attraverso la riduzione dell’inquinamento grazie anche alle tecnologie e macchinari più ecologici.
Chiaramente tutto ciò comportava un necessario miglioramento del servizio di trasporto ferroviario (in termini di velocizzazione, di frequenza corse e di comfort), la ottimizzazione ed integrazione di tale servizio con quello su gomma, in modo da rendere il più efficiente possibile il sistema di trasporto pubblico.
Anche il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, aveva stanziato a favore a RFI uno stanziamento di 25 milioni di Euro, per la messa in sicurezza della linea ferroviaria Sora-Roccasecca-Avezzano di vitale importanza sia per gli scambi economici, sociali e culturali di tutto il comprensorio per il rilancio del turismo evitando così l’isolamento di tanti centri abitativi situati nella Valle di Roveto e Liri.
L’incontro del 2013
Il 3 Settembre 2013, nella sede consiliare del Comune di Avezzano si è tenuto un vertice alla presenza dell’Assessore ai trasporti Giandonato Morra, dell’Assessore ai Lavori Pubblici Angelo Di Paolo, dell’Assessore alla Protezione Civile Gianfranco Giuliante, del Vice Presidente del Consiglio Regionale Giovanni, del consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio, dei rappresentanti della Provincia, e degli amministratori dei territori interessati dei centri della Valle di Roveto, di Sora, di Roccasecca alla presenza dei consiglieri Celaso Costantini ed Elvio Meglio, al quale hanno partecipato il Comitato interregionale “Salviamo la ferrovia”, presieduto dall’avv. Emilio Cancelli di Sora e dall’Ing. Rosaria Villa di Balsorano, e l’Associazione Giovanile Altrimenti di Morino, per salvare la linea ferroviaria Sora-Roccasecca-Avezzano.
Linea di vitale importanza sia per gli scambi economici, sociali e culturali di tutto il comprensorio, e sia per il collegamento di tutti i Comuni delle due Valli attraversate dal fiume Liri, specialmente quando le strade provinciali sono impercorribili  per ghiaccio e neve ma soprattutto agli studenti universitari ciociari per raggiungere l’Ateneo dell’Aquila specialmente nel periodo invernale e agli studenti di: San Vincenzo Valle Roveto, Ridotti, Balsorano, Roccavivi, Castronovo, Morino, Civita d’Antino, Civitella Roveto, Canistro, Pescocanale, Cupone e Capistrello.
Il convegno, durato un paio di ore, ha avuto lo scopo di far retrocedere il gestore Trenitalia alla ventilata soppressione della storica linea ferroviaria dopo 120 anni di attività.
La linea ferroviaria invece di essere soppressa dovrebbe essere potenziata sia per ridurre il trasporto su gomma tutto a beneficio dell’ambiente e della sicurezza stradale e sia per il rilancio del turismo evitando così l’isolamento di tanti centri abitativi situati nella Valle di Roveto e Liri avevano detto i Comitati pendolari e l’Avv. Cancelli.
Anche Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI, aveva promosso un convegno prettamente tecnico che si era tenuto nella Regione Lazio per porre in essere le dovute azioni per la salvaguardia della tratta e per far retrocedere il gestore Trenitalia alla ventilata soppressione della linea ferroviaria che è di vitale importanza.
Redazione

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