COLLEPARDO: Riapre ai visitatori la Certosa di Trisulti.
LazioCrea (società della Regione Lazio) sarà chiamata ad assicurare il rilancio del sito.
Dopo l’abbandono della Certosa di Trisulti retta per secoli dai padri Certosini e poi dai Cistercensi di Casamari per la crisi delle vocazioni, nel febbraio del 2018 il ministro dei Beni Culturali di allora Dario Franceschini, affidava la Certosa del 1200, con una concessione valida per 19 anni, a 100mila euro l’anno di affitto, all’Associazione “Dignitatis Humanae Institute”.
Nel 2019 il Ministero aveva deciso di avviare la revoca della concessione “in conseguenza della violazione di diversi obblighi contrattuali”.
Dopo le proteste sollevate dalle associazioni territoriali, dalle interrogazioni parlamentari e dalle inchieste giornalistiche (Report» e Raitre) che avevano sollevato dubbi sulla regolarità dell’affidamento alla Dhi, il Consiglio di Stato, con decreto del 15 marzo 2021, aveva dichiarato illegittimo l’affidamento dell’antica abbazia benedettina di Trisulti all’associazione Dignitatis Humanae Institute di Benjamin Harnwell, ribaltando la sentenza del TAR.
Fin qui la notizia di un affidamento nato male e terminato bene per gli amanti dell’arte.
La Certosa di Trisulti, da martedì 9 novembre 2021, finalmente sarà aperta tutti i giorni della settimana con ingresso libero nei fine settimana (sabato, domeniche e festivi), con prenotazione, obbligatoria (prenotazionicertosatrisulti@laziocrea.it) questi gli orari:
Orario estivo (15 aprile – 15 ottobre) dalle ore 10:00 alle ore 13:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:00.
Orario invernale (16 ottobre – 14 aprile) orario continuato dalle ore 10:00 alle ore 16:00. L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura.
Sabato, domenica e festivi: (15 aprile – 15 ottobre) ore 10:30, 11:30, 15:30, 16:30
Sabato, domenica e festivi: (16 ottobre – 14 aprile) ore 10:30, 11:30, 14:30, 15:00
Messa giorni festivi ore 11:00
OBBLIGO DEL GREEN PASS
La Certosa, è una delle più significative della regione.
Particolarmente degne di memoria sono, all’interno della Certosa, la liquoreria, l’antica farmacia, il palazzo Innocenzo III dove è sistemata una ricca biblioteca, la chiesa di San Bartolomeo con due cori opera dei Certosini e con la volta decorata da affreschi che raffigurano la Gloria del Paradiso, la cappella dell’Annunziata ed il chiostro settecentesco da cui si accede al refettorio.
La bellezza, l’austero raccoglimento di questo luogo hanno, da tempo remoto, richiamato visitatori di ogni fascia d’età ed in particolar modo i ragazzi e i giovani dell’Azione Cattolica, specialmente nel periodo estivo dei campeggi, organizzati dalla Diocesi Anagni sotto la guida del compianto don Francesco Cardinali.
Ed io che ho vissuto questi campeggi, ne conservo gioiosa memoria.
Giorgio Alessandro Pacetti
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