Politica

Trevi nel Lazio, botta e risposta tra maggioranza e minoranza per gli ingombranti

Trevi nel Lazio.

Continua ad infiammarsi la polemica tra maggioranza e minoranza in merito alla questione della raccolta ingombranti a pagamento.

Secondo quanto dichiarato dal sindaco Silvio Grazioli, in un comunicato di risposta, sarebbe grazie alla maggioranza la scelta di concedere il ritiro gratuito di 3 pezzi per tipo. Secondo la maggioranza, la minoranza avrebbe proposto di far pagare dal terzo pezzo in poi indifferentemente per la tipologia di rifiuto. Quindi ad esempio con la nuova delibera si potranno smaltire tre frigoriferi, tre televisori, tre lavatrici, etc etc, senza dover pagare. Dal quarto pezzo per tipo bisognerà invece corrispondere una tariffa.

Peccato che sia stata la stessa maggioranza a causare tutto questo bailamme inserendo le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti inizialmente.

Immediato il comunicato di risposta giunto dalla minoranza di Unione e Cambiamento.

La minoranza ha accusato l’amministrazione di essere una “fabbrica di menzogne”.

Vincenzo Cecconi, ha rimarcato l’importanza del lavoro compiuto dalla minoranza per far decadere il pagamento “doppio”della raccolta degli ingombranti. Tale pagamento è già compreso nella Tari.

Il riferimento va alla delibera numero 43 del 26 luglio 2021.

CHIARO ED EVIDENTE è che la, Giunta Municipale, con quella Deliberazione, ha stabilito, illegittimamente, delle tariffe per smaltire OGNI SINGOLO PEZZO definibile rifiuto ingombrante. Ha scritto Vincenzo Cecconi.

MA I NOSTRI AMMINISTRATORI FANNO DI PEGGIO, arrivando a stabilire che i PAGAMENTI DEBBONO ESSERE EFFETTUATI A FAVORE DEL COMUNE, il quale avrebbe così introitato denaro liquido, a fronte di un servizio svolto da una Ditta esterna (PRAGMA) e per il quale i cittadini HANNO GIA’ PAGATO CON LA BOLLETTAZIONE TARI!

Questa circostanza, gravissima sotto il profilo amministrativo, finanziario e persino etico e morale, è STATA PUBBLICAMENTE DENUNCIATA DA UNIONE E CAMBIAMENTO!

La minoranza ha denunciato Anche il silenzio istituzionale, il fatto che siano saltate anche le giornate ecologiche previste per il 4 settembre e il 31 ottobre.

L’accusa è anche di aver atteso ben 3 mesi e 8 giorni ad intervenire da quando è stata inviata la lettera aperta al sindaco. Polemiche anche sul contratto della PRAGMA, la ditta incaricata dello smaltimento.

“Come vedete e come andiamo dicendo da anni, si tratta di un’amministrazione che non è presente a se stessa, si muove alla cieca, con approssimazione e in grave danno dell’intera comunità.”

Nel prossimo Consiglio si dibatterà sulla risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice per la raccolta dei rifiuti

“Per la verità la discussione relativa alla risoluzione del contratto con la PRAGMA era già stato iscritta all’ultimo Consiglio, ma, per mera sciatteria (forse), essendo stata iscritta erroneamente come interrogazione, il sindaco ha dovuto ritirare il punto all’ordine del giorno e, pertanto, sarà reinserito nella prossima convocazione.”

 

Francesco Digiorgio

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