Due settori, quello dei rifiuti e dei trasporti, che nella capitale hanno sempre fatto discutere i cittadini, sono adesso ancora più in crisi a causa della pandemia.
Sono centinaia i lavoratori di Ama e Atac in quarantena per il contagio al Covid, già da prima delle festività natalizie la crisi si era iniziata a sentire in Ama, dove in tre diverse aree operative erano scoppiati tre focolai di infezione.
Da Lila (Laboratorio Idee Lavoratori Ama) avevano invocato controlli rigidi sul Green pass. “E’ necessario un tracciamento su almeno il 50% dei lavoratori che operano in squadra e in ambienti promiscui. Coloro che sono stati a contatto con un positivo, dovrebbero avvisare più tempestivamente. Vanno inoltre rinnovate le raccomandazioni verbali e scritte sulle misure da adottare per ridurre il contagio”.
L’autocritica dal sindacato
Anche la Fit-Cisl ammonisce di non abbassare la guardia e il rappresentante dei lavoratori, Massimiliano Gualandri definisce “preoccupante la risalita del numero dei contagi nelle sedi”. Ciò è dovuto, spiega, alla flessione dell’attenzione alle norme sanitarie. “troppo spesso viene meno l’uso della mascherina”. Il sindacalista spiega che occorre intensificare i controlli e l’igienizzazione quotidiana dei mezzi. Lamentando che non è più effettuata puntualmente ad ogni inizio turno. “Management e operatori devono capire che non possiamo abbassare la guardia”, ha poi concluso.
Trasporti pubblici
In Atac i problemi sono iniziati ad arrivare la notte di Capodanno. Precisamente, è stata chiusa in anticipo di un’ora la linea Roma-Lido, per mancanza di macchinisti. Da lì in avanti i contagi rilevati e le relative quarantene si sono moltiplicate.
Dal sindacato le stime parlano di centinaia di lavoratori in quarantena e decine di contagiati. Questo incide sulla disponibilità del personale e concretizza il rischio della cancellazione di alcune corse.