L’emendamento al decreto ristori sull’indennizzo ai medici colpiti dal Covid ed ai 369 medici che hanno perso la vita nella lotta al virus, è saltato in Senato.
Roberto Carlo Rossi, il presidente dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Milano, ha commentato: “Un voto a dir poco vergognoso”. Il presidente Rossi era stato il primo a promuovere il decreto 221/21 ed ha spiegato: “Da oltre un anno, destra e sinistra, si palleggiano un provvedimento doveroso. Hanno solo speso inutili parole definendo eroi, i medici caduti sul campo”.
Il presidente della Federazione dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli ha definito “un’occasione persa” la mancata approvazione dell’emendamento. Anelli ha inoltre dichiarato: “Era l’occasione per dimostrare gratitudine ai medici che hanno dato la loro vita per continuare a curare durante la pandemia. Invitiamo il Parlamento a una riflessione. Dispiace che non si siano trovati i fondi per poter dare un ristoro a queste famiglie. Famiglie che, in molti casi, sono rimaste prive dell’unica fonte di sostentamento e alle quali sono negati indennizzi Inail”.
Evidentemente nel Pnrr non sono previste forme tangibili di riconoscimento verso chi, ligio al suo giuramento, ha dato la vita per gli altri. Oggi le foto delle infermiere stanche e dei medici eroi non sono più di moda. Evidentemente è più in voga sputare veleno contro la classe medica, contro i vaccini, contro il Green pass… E allora perché mai la politica dovrebbe esimersi da questo esercizio e provare a dare invece il buon esempio?
Foto: enpam.it (elaborazione)
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