L’indicazione era chiara: i 50enni non vaccinati dal Covid saranno multati! Dall’Ufficio del Commissario Figliolo, risultano 1,4 milioni di italiani over 50 che non hanno provveduto a farsi somministrare nemmeno la prima dose del vaccino. Sono quindi molti quelli che riceveranno la multa. Invece no, Nessuno è stato multato e quello che si sta traducendo in un bluff del governo, in realtà deriva da una serie di difficoltà burocratiche e tecniche.
S’è inceppato il meccanismo
Mancano gli elenchi dove trovare i nominativi di chi dovrebbe essere multato dall’Agenzia delle Entrate, che appunto, non ha ricevuto alcuna lista di nomi.
L’elenco dei “multabili” andrebbe redatto da Sogei, la società informatica che ha la gestione dei dati, incarico affidatole dal ministero dell’Economia. I dati si ottengono incrociando le informazioni sulle vaccinazioni, la tessera sanitaria, i codici fiscali. Poi la lista deve arrivare al ministero della Salute. Semplice no? No! Perché il garante della privacy sta ancora valutando se questi dati possono circolare ed eventualmente in quale modo.
Ma se tutto si risolvesse
Una volta superate queste difficoltà, il gioco sarebbe fatto, giusto? Sbagliato! Seppure si arrivasse a stilare gli elenchi sorgerebbero altre difficoltà squisitamente di pertinenza dell’Agenzia delle Entrate. Prima di contestare la multa infatti, è necessario inviare un avvertimento. Perché il non vaccinato potrebbe essere esentato oppure potrebbe essere guarito. Se invece non esiste giustificazione (il cittadino deve rispondere entro 10 giorni), il nominativo viene inserito dal ministero nella lista dei sanzionabili. Questa lista finalmente è poi mandata all’Agenzia delle Entrate. A quel punto l’Agenzia procede alla notifica (entro 180 giorni) ai quali potrebbe aggiungersi il tempo di un eventuale ricorso da parte del multato…
Per il futuro, pianificare meglio!
Un processo sanzionatorio che deve compiere dei giri immensi e che, a conti fatti, arriva dopo l’estate, quando l’obbligo vaccinale sarà decaduto. Il governo avrebbe dovuto prevedere queste difficoltà piuttosto che esporsi adesso alle giuste critiche. E’ però anche vero che sulla base di controlli (occasionali o per motivi diversi), può accadere di incappare nell’ultracinquantenne che il vaccino lo abbia visto solo in fotografia, e in quel caso non ci sarebbe via di scampo.